Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, interviene con parole forti sul tema del terzo mandato durante un incontro a Sant’Angelo dei Lombardi (Avellino) per l’evento “La Regione e le aree interne: il riequilibrio indispensabile”.
In risposta a una domanda specifica, De Luca ha criticato apertamente l’approccio del suo partito, il Partito Democratico, paragonandolo alla Lega e a figure come Luca Zaia, presidente del Veneto.
Terzo mandato, il nuovo attacco di De Luca
“Zaia appartiene a un partito dove evidentemente ci sono meno cafoni, io sto in un partito dove ce ne sono fin troppi“, ha dichiarato De Luca, facendo riferimento al trattamento ricevuto rispetto al terzo mandato. “Nessuno ha osato offendere Zaia per il suo terzo mandato, mentre nel mio partito, persino delle nullità politiche si sentono autorizzate a farlo”.
De Luca non risparmia critiche al suo partito, accusandolo di attacchi personali. “Ultimamente ho sentito dire: De Luca è bravissimo, un amministratore eccezionale, e quindi interrompiamo il suo lavoro. Un ragionamento che solo chi vive nell’iperuranio può fare”, ha affermato il governatore, ironizzando sulle logiche che definisce “ipocrite e lontane dai bisogni reali dei cittadini”.
Soffermandosi sulla questione del terzo mandato, De Luca l’ha definita “una palla”, spiegando che il vero obiettivo di certe critiche è colpire chi si distingue come figura indipendente: “Quando sei un uomo libero, diventano inevitabili gli attacchi politici personali“. Il governatore ha inoltre sottolineato l’incongruenza legislativa sul tema: “Il limite del terzo mandato non vale per deputati, senatori, ministri o il presidente del Consiglio. Vale solo per i presidenti di Regione, anzi solo per uno”.
L’esempio di Andrea Orlando e la disparità di trattamento
A supporto delle sue accuse, De Luca ha citato il caso di Andrea Orlando, ex ministro e figura di spicco del PD, candidato in Liguria nonostante una carriera ventennale e cinque mandati parlamentari: “Qual è la differenza? Ancora una volta, le persone. A certi livelli, se ne infischiano del terzo mandato e della legalità quando non fa comodo”.
Il governatore ha poi ribadito che la sua amministrazione opera nel pieno rispetto della legalità e ha ricordato che la decisione sulla normativa regionale riguardante il terzo mandato spetta alla Corte Costituzionale: “Attendiamo con serenità, ma è vergognoso che, delle tre Regioni che hanno approvato la stessa legge, solo la Campania sia stata messa in discussione”.
In conclusione, De Luca ha denunciato una presunta disparità di trattamento nei suoi confronti, affermando che il principio di uguaglianza di fronte alla legge non sarebbe rispettato in Campania: “Qui ci stiamo giocando la vita ogni giorno, ma per qualcuno la legge non è uguale per tutti. È una questione che non riguarda solo me, ma il principio stesso della democrazia”.