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Ucciso e decapitato a Palomonte: sei persone rinviate a giudizio per l’omicidio dell’operaio di Sicignano degli Alburni

Omicidio Palomonte
Il luogo del ritrovamento
Omicidio Palomonte

Sei persone sono state rinviate a giudizio per l’omicidio di Gurinder Singh. Il bracciante agricolo 35enne dipendente di un’azienda di allevamento di bufale a Sicignano degli Alburni scomparso misteriosamente nel dicembre 2021 e trovato poi morto a Palomonte.

La vittima, prima di essere uccisa, era stata brutalmente percossa (numerose erano le fratture riscontrate al setto nasale, alla mandibola, alla tibia destra), quindi sventrata e decapitata. Il presunto colpevole del delitto è accusato di omicidio aggravato, decapitazione ed occultamento di cadavere, mentre gli altri cinque imputati di falsa testimonianza.

Omicidio a Palomonte: sei persone rinviate a giudizio

La richiesta di rinvio a giudizio degli imputati avanzata dal Pubblico Ministero, Giampaolo Nuzzo, è stata accolta dal Giudice per le udienze preliminari, Gerardina Romaniello. L’udienza è prevista per il 10 febbraio.

Un 35enne, connazionale della vittima, è accusato dell’omicidio. Indagata anche la titolare dell’azienda di Sicignano degli Alburni dove i due lavoravano e che è accusata di favoreggiamento e falso per aver cercato di eludere le indagini. Alla sbarra anche altre persone vicine dell’imprenditrice, accusate di falsa testimonianza

Secondo quanto emerso, anche con le dichiarazioni della moglie di Gurinder tutelata dall’avvocato Felice Guadiano, l’omicidio si sarebbe consumato durante il periodo di Natale del 2021 all’interno dell’alloggio di proprietà della titolare dell’azienda bufalina dove i due operai lavoravano e vivevano. 

Le bugie degli indagati

I cinque imputati dichiararono agli inquirenti, nel corso delle ricerche del 35enne in seguito alla scomparsa, di aver visto girovagare la vittima tra Palomonte, Sicignano e l’allevamento di bufale, ma in realtà l’operaio era già stato ucciso da giorni.

La scoperta del corpo

Il cadavere, in avanzato stato di decomposizione, venne poi rinvenuto l’8 febbraio del 2022, in una zona rurale di Contursi Terme, località Palomonte, precisamente in un campo incolto non lontano dalla strada provinciale 10/A.

La vittima, prima di essere uccisa, era stata brutalmente percossa (numerose erano le fratture riscontrate al setto nasale, alla mandibola, alla tibia destra), quindi sventrata e decapitata. Il corpo venne identificato solo grazie alle analisi genetiche compiute sui reperti di DNA.

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