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Salerno, è morta la professoressa Mariagiovanna Riitano: lutto all’Unisa

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Mariagiovanna Riitano

È morta Mariagiovanna Riitano: lutto all’Università di Salerno per una professoressa che ha anticipato tendenze e tempi. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino. Sua l’idea di ‘UnisaOrienta’, era presidente dell’osservatorio dell’Appennino Sud: “Un’icona dell’Ateneo”.

Salerno, è morta la professoressa Mariagiovanna Riitano

L’Università di Salerno piange la scomparsa inaspettata della professoressa Mariagiovanna Riitano, una figura straordinaria capace di ispirare e coinvolgere gli altri con il suo entusiasmo. Rappresentante emblematico dell’accademia salernitana, si inserisce nella tradizione di grandi donne come Trotula, che hanno contribuito alla rinomanza della storica Schola Medica. La professoressa Riitano era una docente illuminata e innovativa, sempre in grado di anticipare tendenze e tempi, infondendo fiducia e lasciando un segno indelebile sul futuro con la sua visione creativa.

L’idea di UnisaOrienta, la più grande manifestazione dedicata all’orientamento universitario, è frutto della sua intuizione. Questo evento è pensato per gli studenti delle scuole, offrendo loro l’opportunità di vivere l’esperienza del campus e di trasformare sogni e aspirazioni in realtà, grazie a incontri diretti con importanti testimonial come astronauti, fisici, sportivi e giuristi. UnisaOrienta rappresenta una best practice dell’Università, ora attiva tutto l’anno. La professoressa Riitano, docente di Geografia Economico-Politica e pioniera nel Marketing del Territorio, ha ricoperto ruoli di leadership, attualmente presiedendo l’Osservatorio dell’Appennino Meridionale. La sua opera ha lasciato un’impronta significativa attraverso progetti innovativi sulla sostenibilità ambientale, la valorizzazione del Tartufo campano e gli “Itinerari Culturali e Ambientali nel Cilento”. Sempre orientata all’eccellenza e attenta ai dettagli, la professoressa Riitano non ha mai perso di vista il suo tratto distintivo: l’umanità e la capacità di creare legami. Nella loro ospitalità si manifestava l’arte dell’accoglienza: immancabile la torta con gli studenti al termine del corso, sempre rivolta a celebrare il valore dell’amicizia.

I messaggi di cordoglio

«Con la scomparsa della professoressa Riitano, il nostro ateneo perde una figura di riferimento di grande importanza, non solo per le sue competenze, ma anche per la sua umanità e la determinazione con cui ha sempre seguito i vari progetti – afferma il rettore Vincenzo Loia. – Oltre a guidare con successo il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale, Mariagiovanna ha dato un contributo significativo alla crescita e alla promozione della nostra università. In qualità di responsabile del Centro di Orientamento CAOT, ha accolto per anni le future matricole, adottando modalità e strumenti di coinvolgimento sempre innovativi e originali. È importante ricordare anche il suo recente impegno di ricerca all’Osservatorio dell’Appennino Meridionale, di cui era direttrice. Perdiamo un grande motore di idee e determinazione, valori ai quali continueremo a ispirarci».

«La mia amicizia con Maria Giovanna Riitano dura da oltre vent’anni, ma negli ultimi dieci abbiamo condiviso l’esperienza dell’Osservatorio Appennino Meridionale, dove lei ricopriva il ruolo di presidente e io quello di direttore», afferma Rino Sica. «Ho avuto il privilegio di conoscere una collega di grande valore, con una cultura raffinata, oltre a essere una persona elegante e molto sensibile. La sua mancanza si fa sentire profondamente a livello personale, ma sarà una grande perdita anche per l’ateneo e per l’Ente, che perde una presidente straordinaria». Sempre pronta ad affrontare nuove sfide, Maria Giovanna era innamorata dei suoi figli e delle sue nipoti, di cui parlava spesso. Proprio lo scorso venerdì aveva partecipato alla festa di compleanno del figlio Salvatore, e nulla lasciava presagire la sua scomparsa.

«Una forza della natura», scrive una delle nipoti, «la tua luce continuerà a brillare». «Possedeva un’incredibile vitalità e una grande energia», racconta Pietro Postiglione, un amico di lunga data. «Era un’icona. Ha saputo emergere in un contesto difficile per le donne», sottolineano i suoi collaboratori. «Ha raggiunto i vertici della sua professione, sempre con rispetto per gli altri, mantenendo un’etica e una sensibilità esemplari». Angela Pontrandolfo, decana di Archeologia, mette in evidenza la sua generosità e le sue capacità organizzative: «Sono stati anni meravigliosi, eravamo colleghe sin dalla nascita del Dipartimento. Era un’amica. Ricordo i viaggi con gli studenti, l’ultimo in Macedonia prima del Covid. È una grande perdita, sia a livello umano che sociale». I funerali si terranno mercoledì alle 9 nella Cripta del Duomo di Salerno.

Università degli Studi di Salerno