Cronaca, Politica

De Luca contro i microfoni troppo bassi: “Ecco il cubo che mi porto da casa per alzarli”

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Vincenzo De Luca

Questi maledetti microfoni… Ma mettete quelli alti“. È una delle fissazioni più ricorrenti del presidente Vincenzo De Luca: la scarsa qualità degli amplificatori, che spesso non funzionano correttamente o sono troppo bassi, rendendo difficile la sua comunicazione.

Quando parla, infatti, De Luca si alza in piedi e fissa la platea, un gesto che accentua la sua esigenza di una corretta amplificazione.

De Luca e lo sfogo contro i microfoni

Durante la presentazione dei lavori per l’ospedale di Marcianise, il presidente ha rivelato un particolare inedito legato a questa sua ossessione: “Poiché sono abituato a questi incompetenti che non curano i dettagli, ho fatto produrre questo cubo, che porto sempre in macchina…” e indicando un oggetto di colore blu su cui è poggiato il microfono, ha aggiunto: “Voi penserete: ma che presidente è questo? Ma sono tecniche di sopravvivenza. Una volta, due volte, tre: posso mai stare con un microfono in mano? Allora ho il cubo in macchina, già lo so: arrivo e dico: andate a prenderlo. Così riesco almeno a guardarvi, altrimenti dovrei stare sotto la scrivania”.

Si tratta di un piccolo gesto che rispecchia una particolare attenzione per i dettagli pratici, ma anche la cura del proprio ruolo pubblico. È difficile dire se questa ossessione sia frutto di una ricerca del controllo o se rispecchi, più semplicemente, un’inclinazione del presidente a far valere la propria personalità nelle situazioni più quotidiane. Il culto del lavoro o quello della propria persona? De Luca sembra mettere in discussione l’importanza di entrambi, quando sottolinea, infatti, come il microfono rappresenti una delle tante difficoltà che si incontra nel suo lavoro, ma anche un elemento fondamentale per far emergere il suo carattere.

Nel corso della sua riflessione, De Luca non ha mancato di fare un parallelismo con la puntualità: “È come quando organizziamo eventi“, ha detto, “io arrivo sempre mezz’ora prima, così li metto tutti in difficoltà. Soprattutto a Napoli, dove si aspettano che arrivi tardi, e invece io arrivo prima: non sono mai pronti, nemmeno con i microfoni...”.

Un’altra rivelazione che contribuisce a costruire l’immagine di un uomo che non solo cura il suo lavoro, ma è anche impegnato in una continua azione di controllo e sorveglianza sugli altri, con l’intento di mantenere la sua posizione di autorità.

Vincenzo De Luca