Sono stati disposti gli arresti domiciliari per il 22enne alla guida della BMW che, la mattina del 10 gennaio, si schiantò contro un muro ad Abbadia Lariana (Lecco), incidente nel quale perse la vita Jennifer Alcani, 13 anni, che morì sei giorni dopo in ospedale a causa delle gravi ferite riportate.
La misura cautelare è stata adottata a seguito della richiesta avanzata dalla Procura di Lecco, formalizzata durante l’interrogatorio del giovane, che quel giorno stava guidando l’auto di proprietà di un amico 19enne, che si trovava al suo fianco.
Incidente a Lecco, ai domiciliari il responsabile della morte di Jennifer Alcani
Secondo quanto riportato, la vittima era seduta sul sedile posteriore della vettura e, stando alle dichiarazioni della madre, sarebbe stata indotta a lasciare la propria casa contro la sua volontà, intorno all’una di notte. Questo ha portato la famiglia di Jennifer a sporgere denuncia per sottrazione di minore nei confronti dei due ragazzi coinvolti nell’incidente. Inoltre, sempre la famiglia della vittima, nei giorni successivi, aveva presentato una denuncia per omicidio stradale, mentre la Procura stava già indagando d’ufficio sul caso, considerando le circostanze del sinistro.
Per quanto riguarda la difesa del conducente, il legale ha contestato la decisione dei domiciliari, sostenendo che non sussistessero i presupposti per tale misura, poiché il giovane aveva subito la sospensione della patente e non avrebbe potuto mettersi alla guida. Nonostante le obiezioni, il giudice ha deciso di accogliere la richiesta della Procura, e l’indagato ora si trova agli arresti domiciliari, mentre l’inchiesta continua.
Le indagini sono focalizzate a determinare le condizioni psicofisiche del giovane al momento dell’incidente, con particolare attenzione alla possibile assunzione di sostanze stupefacenti. Sebbene l’alcoltest, eseguito a distanza di alcune ore dall’incidente, fosse risultato negativo, il 19enne che viaggiava a bordo con lui ha dichiarato agli inquirenti che entrambi avevano bevuto notevolmente quella notte. Infatti, in un video girato poco prima dello schianto, erano visibili bottiglie di birra e amaro vuote sul pianale dell’auto.