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Sanremo 2025: testo e significato di Aspettando il sole di Neffa

Aspettando sole Neffa
Aspettando sole Neffa
Aspettando sole Neffa

Per la serata delle cover di Sanremo 2025, il quartetto composto dai rapper Shablo, Guè, Tormento e Joshua, duetteranno con Neffa in un’interpretazione davvero speciale del brano Aspettando il sole. Unendo voci e stili diversi per reinterpretare uno dei capisaldi del rap italiano degli anni ’90. La canzone, simbolo di resilienza e ricerca di speranza, verrà rivisitata attraverso le loro esperienze uniche, offrendo una nuova prospettiva su un pezzo che ha segnato un’epoca. Un momento imperdibile che promette di emozionare e trasportare il pubblico in un viaggio tra passato e presente.

Il testo di Aspettando il sole – Neffa

La tele resta spenta e non la guardo più
Ho un nodo in gola che è difficile mandare giù
Fumo un po’, sposto via la tenda
Cielo grigio piombo io non lascio che mi prenda
La nostalgia che sale lentamente, come mai?
Io penso a te, mi chiedo adesso dove sei, cosa fai
Chissà se tu avrai mai pensato a me
Al nostro fuoco che bruciava e mo’ è cenere

Ma tutto passa piano e pure se fa strano
Io sorrido perché so che oggi non ti chiamerò
Quel che viene venga e mi sta bene
Quel che è stato è già passato e mo’ il passato se lo tiene
Piove già da un tot, la pioggia bagna la mia pelle
Ma mi asciugherò perché so che il tempo è ciclico
E so che un po’ di tempo è quello che ci vuole
Mentre un guaglione sta scacciando il male, sta aspettando il sole

Oggi non c’è sole intorno a me (non c’è)
Salvami, risplendi e scaldami (non c’è più sole)
Voglio sole
Cerco nuova luce nella confusione di un guaglione (di un guaglione)

E oggi è come ieri, ma forse è un’impressione
Frutto della mente di un guaglione
Sarà che non c’è il sole, sarà che tutto sembra resti uguale
Sarà quel che sarà, sono preso male
Ma nessuno chiama e non so chi chiamare
Cerco di schiodarmi e penso solo a quello che ho da fare
Uh, Gesù, Gesù, sono io la vittima dei demoni
Che tornano e che vengono a tirarmi giù

I miei cattivi pensieri che mi aspettano
Braccano, parlano e parlano
Dove sono i raggi che scaldavano un guaglione?
Dove sono gli altri della mia ballotta mo’ che sono nel ciclone?
In dopa trovo la mia cura
In dopa mischio le radici e la cultura e ho energia pura
La musica mi detta le parole
Caccio queste rime e so che prima o poi ritorna il sole

Oggi non c’è sole intorno a me (non c’è)
Salvami, risplendi e scaldami (non c’è più sole)
Voglio sole
Cerco nuova luce nella confusione di un guaglione (di un guaglione)

Vada come vada e va da sé
Conto solo su di me e già so che già sai che
Un chico fa quel che s’ha da fare
Quando amore non c’è
De-de-devo impustare perché in tasca manca mone
Sempre più difficile restare calmo in questa situazione
Sclero, non ne voglio più
Parto da zero, so che in qualche modo devo andare su, ma

Non c’è più luce, solo buio che fa male
Non c’è più pace solo rabbia che ogni giorno sale
So bene dove sono e adesso voglio stare qui
Sentire il beat, se sei all’ascolto vieni a prendermi
Rapiscimi, musica colpisci al cuore
Boom cha, boom cha, però non c’è dolore
Distendi le tue mani guaritrici su un guaglione
Mentre sta aspettando il sole, eh yo

Oggi non c’è sole intorno a me (non c’è)
Salvami, risplendi e scaldami (non c’è più sole)
Voglio sole
Cerco nuova luce nella confusione di un guaglione (di un guaglione)

Oggi non c’è sole intorno a me (non c’è)
Salvami, risplendi e scaldami (non c’è più sole)
Voglio sole
Cerco nuova luce nella confusione di un guaglione (di un guaglione)…

Il significato

Aspettando il sole è una delle tracce più significative del rap italiano degli anni ’90 e segna il primo grande successo commerciale di Neffa. Il brano nasce nel 1994, durante il periodo in cui Neffa e Deda facevano parte dei Sangue Misto. Inizialmente, il provino vedeva Neffa cantare anche il ritornello, ma nella versione finale, il compito di interpretarlo venne affidato a Giuliano Palma dei Casino Royale. La canzone affronta un periodo di difficoltà emotiva, in cui il protagonista vive una fase di malinconia e riflessione. La musica diventa l’unica luce che può offrirgli speranza in mezzo al buio.

Il sole, simbolo di rinascita e speranza, manca e il protagonista si trova in una ricerca disperata di qualcosa che possa portarlo fuori dalla confusione in cui è immerso. I ricordi di un amore finito, la solitudine e il peso del passato si mescolano con la difficoltà di dare un senso alle giornate, che sembrano sempre uguali. C’è un forte contrasto tra il desiderio di andare avanti e il peso dei pensieri negativi che lo tormentano. La musica rappresenta l’unico strumento attraverso cui il protagonista può esprimere il suo dolore e, forse, trovare la forza di risalire. L’assenza del sole, quindi, non è solo una condizione fisica, ma diventa una potente metafora: simboleggia la mancanza di speranza, di amore e di certezze.

Tuttavia, nonostante il buio che lo circonda, il protagonista non si arrende e continua a cercare una nuova luce, un punto di riferimento che possa scaldarlo e dargli una direzione. La base musicale del brano, prodotta da Deda, è composta da un mix di campionamenti provenienti da diverse canzoni. Tra queste, si trovano la chitarra di Free At Last di Al Green, i fiati di Opus De Funk di Milt Jackson e le batterie di Sneakin’ in the Back di Tom Scott and The L.A. Express.

Sanremo 2025