Cronaca Napoli

Bimba uccisa dal cane di famiglia ad Acerra, l’esperto cinofilo: “Per gestire i pitbull ci vuole preparazione”

Acerra bimba uccisa pitbull
Immagine di repertorio
Acerra bimba uccisa pitbull

La comunità di Acerra, in provincia di Napoli, è sconvolta dalla morte della piccola Giulia, una bimba di appena 9 mesi che è stata sbranata e uccisa dal pitbull di famiglia. Al momento della tragedia la piccola si trovava in casa con il padre, che però dormiva.

Acerra, bimba di 9 mesi uccisa da un pitbull: il dramma di Giulia

La Procura della Repubblica di Nola ha aperto un’inchiesta. La salma della piccola vittima è stata sequestrata ed è stato disposto l’esame autoptico sul corpicino. Dai primi accertamenti, sembra che la bambina sia stata aggredita dal cane mentre il padre dormiva e la madre era al lavoro.

Il padre ha raccontato agli agenti di aver trovato la figlia nel suo letto, in una pozza di sangue, dopo essere stata brutalmente attaccata dal cane di famiglia.  La piccola è stata immediatamente trasportata d’urgenza alla clinica Villa dei Fiori, ma i medici non hanno potuto fare nulla per salvarla.

Il commento dell’esperto cinofilo

“Si tratta di un episodio predatorio, tipico dei cani di questo genere. Sono cani molto particolari per la cui gestione è necessaria una cultura e una preparazione veramente elevata e non tutti sono in grado di gestirli. Soprattutto in presenza di bambini, anziani o in condizioni non completamente controllate, non ci si può affidare completamente alla natura del cane e neanche in ambiente domestico”. Questo il commento di Clemente Grosso membro del consiglio direttivo dell’Ente Nazionale Cinofila Italiana che ha spiegato a Tgcom24 i rischi per i padroni dei cani pitbull.

“Nella selezione genetica di questa razza di cani sono stati soppressi proprio quei segnali premonitori che i cani normalmente danno prima di aggredire. Non ringhiano, non avvisano. Infatti in passato venivano utilizzati come cani da combattimento perché scattavano immediatamente. Questo genere di queste tipologie di cani può dare origine ai pericoli enormi, ancora di più se i proprietari non ne sono consapevoli e non sono preparati per gestire animali di questo genere” ha aggiunto Clemente Grosso. 

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