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Raffaele Petroccione trovato morto a Salza Irpina, famiglia denuncia la RSA di Parolise per abbandono: la Procura avvia una inchiesta

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Raffaele Petroccione

La famiglia di Raffaele Petroccione, l’uomo di 81 anni trovato nei giorni scorsi morto nelle campagne di Salza Irpina, accusa la RSA di Parolise nella quale era ricoverata la vittima di abbandono: la Procura di Avellino ha avviato una inchiesta.

Raffaele Petroccione trovato morto: la Procura avvia una inchiesta

Raffaele Petroccione, un uomo di 81 anni, è stato trovato senza vita nelle campagne di Salza Irpina, suscitando sospetti sulla sua morte. Sei giorni prima, era stato ricoverato in una residenza sanitaria assistita (RSA) di Parolise. La situazione si è complicata quando il suo corpo è stato scoperto in un’area isolata, portando la Procura di Avellino a intraprendere indagini per chiarire le circostanze della sua morte.

Autopsia e nuovi sviluppi: possibile iscrizione di indagati

Gli investigatori, sotto la direzione del pm Luigi Iglio, hanno deciso di non restituire la salma ai familiari in attesa di ulteriori esami. Dopo un primo accertamento medico-legale effettuato dal dottor Giovanni Zotti, si sta valutando la necessità di un’autopsia per chiarire le cause del decesso. Non si esclude che, nelle prossime ore, possano essere aggiunti dei nomi al registro degli indagati.

La denuncia

Nel frattempo, i familiari della vittima hanno presentato una denuncia contro la struttura sanitaria che lo aveva accolto nei giorni precedenti alla sua morte. Assistiti dall’avvocato Armando Cogliano, originario dell’Irpinia e iscritto al foro di Brescia, i familiari sostengono che l’anziano sia stato trascurato, nonostante la sua fragilità. La querela, presentata al Tribunale di Avellino, mira a far emergere possibili responsabilità del personale della RSA, dove Petroccione era stato accolto il 9 febbraio per ricevere assistenza.

L’inchiesta dovrà ora accertare come l’uomo sia finito in una zona impervia, distante dalla struttura sanitaria, e se ci siano state negligenze da parte di coloro che avrebbero dovuto garantirne la sicurezza. Il caso rimane al centro delle indagini della magistratura, mentre la comunità attende risposte su una vicenda ancora avvolta nel mistero.

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