Atti osceni in luogo pubblico a Sarno: un uomo di nazionalità marocchina si è abbassato i pantaloni e ha urinato davanti agli occhi di famiglie e bambini radunatesi per la sfilata dei carri di Carnevale 2025. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino. Arrestato, il giudice lo ha poi rilasciato.
Sarno, atti osceni durante la sfilata dei carri di Carnevale 2025
Un uomo di 39 anni, di nazionalità marocchina e irregolare, è stato arrestato per atti osceni in luogo pubblico mentre si svolgevano le sfilate dei carri allegorici a Sarno, davanti a famiglie e bambini. L’individuo, identificato come SH, ha opposto resistenza agli agenti di polizia, colpendo con calci e pugni. Dopo il rito direttissimo, il giudice monocratico di Nocera Inferiore ha convalidato l’arresto, ma ha deciso di rimettere l’uomo in libertà. È accusato di atti osceni in luogo pubblico, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Secondo quanto riportato dagli agenti del commissariato di Stato di Sarno, l’uomo è stato visto barcollare per strada, probabilmente sotto l’effetto di alcol. Improvvisamente, si è abbassato i pantaloni e ha urinato in pubblico, di fronte a numerose famiglie con bambini. L’incidente è avvenuto in piazza Marconi, intorno alle 19 di domenica scorsa.
All’arrivo sul luogo, la polizia ha cercato di identificare l’extracomunitario, per poi portarlo in commissariato. Tuttavia, lo straniero ha opposto resistenza ed era privo di documenti. Dopo averlo fatto salire con difficoltà nell’auto di servizio, il 39enne ha iniziato a dare calci, colpendo uno degli agenti al fianco e alla mano. A quel punto, l’indagato ha minacciato gli agenti e ha colpito ripetutamente il divisorio in plexiglass e i vetri dell’auto della polizia. Poco prima, alcuni cittadini lo avevano invitato più volte ad allontanarsi dalla piazza, dopo che si era abbassato i pantaloni. Dopo le procedure di rito, è stato arrestato per atti osceni, resistenza e lesioni personali. Le ferite riportate dall’agente sono state giudicate lievi. In tribunale, il giudice ha convalidato l’arresto, ma ha poi deciso di rimettere in libertà l’uomo, che rimane indagato e il cui procedimento riprenderà tra qualche mese.