Quali sono i dolci tradizionali di Carnevale 2025? Un viaggio attraverso i costumi di tutte le Regioni italiane. Una guida utile per orientarsi con facilità tra le pasticcerie e i forni d’Italia, così da non confondere mai i dolci tipici del Carnevale!
Carnevale 2025, quali sono i dolci tradizionali
Un percorso che attraversa l’Italia da Nord a Sud, esplorando il Carnevale italiano in tutta la sua varietà di nomi e tradizioni, rendendo questa festa la più vivace dell’anno. Una guida utile per orientarsi con facilità tra le pasticcerie e i forni d’Italia, così da non confondere mai i dolci tipici del Carnevale!
I Krapfen di Carnevale in Trentino
Iniziamo il nostro viaggio dal Nord, precisamente da Bolzano, dove le tradizioni italiane sono influenzate dalla vicina Austria. Qui, il dolce simbolo del Carnevale ha origini austriache, risalenti a tempi piuttosto antichi. Questo dolce rotondo, soffice e con un ripieno cremoso, fece la sua apparizione a Graz nel XVII secolo. Si tratta del Faschingskrapfen, che, come molti di voi sapranno, significa Krapfen di Carnevale. Viene preparato con una pasta che lievita per un paio d’ore, poi fritta nello strutto e, per la gioia dei golosi, farcita con marmellata, panna o crema bavarese. Per chi ha uno stomaco più delicato, c’è anche la versione del Krapfen cotto al forno, decisamente più leggera!
Crostoli e Fritole in Veneto e Friuli
Il Carnevale di Venezia è senza dubbio il più affascinante tra tutti i Carnevali italiani. Pertanto, è importante conoscere le specialità culinarie di questa festa! I crostoli sono il dolce tradizionale del Carnevale veneziano, realizzati con un impasto di farina, uova, latte e un bicchierino di grappa, che viene poi fritto nello strutto. Se ti sposti sulla terraferma, invece, troverai i galani. A volte, nei crostoli veneziani e nei galani veronesi, al posto della grappa si utilizza un bicchiere di vino bianco. Questi dolci hanno la forma di un nastro e sono spolverati di zucchero; quindi, se non hai un autocontrollo straordinario, sarà praticamente impossibile non leccarsi le dita dopo ogni morso.
Un altro dolce tradizionale del Carnevale veneziano sono le frìtole, delle frittelle che si preparano anche in Friuli e, vista la loro delizia, in molte altre regioni d’Italia. Le frìtole consistono in una pastella ripiena di uvetta sultanina e pinoli, che viene fritta e spolverata con zucchero a velo. Per la gioia dei golosi, esistono diverse varianti di frìtole con ripieni che spaziano dalla crema alla marmellata, rendendole simili ai krapfen menzionati in precedenza.
Le Busie in Piemonte
Cambiando regione, cambia anche il nome; non tu, ma ciò che mangi. Qui in Piemonte trovi le busie, o bugie, ma non solo. Se ti sposti a Vercelli, le busie si trasformano in gale e, al posto della grappa, potresti trovare il rum e le bucce di limone nell’impasto. Se ti trovi nell’alessandrino, chiedi delle grasse, altrimenti non ti capiranno. Ma di cosa stiamo parlando? Semplicemente delle tradizionali chiacchiere di Carnevale, che qui sono generalmente a forma di rombo, più piccole e talvolta ripiene di marmellata o cioccolato.
Chiacchiere e Lattughe in Lombardia
In Lombardia, le chiacchiere di Carnevale, guarda un po’, si chiamano proprio chiacchiere. La ricetta è semplice e vale la pena provarla a casa. Tuttavia, se ti trovi a Mantova, le chiacchiere diventano lattughe, preparate sostituendo il classico bicchierino di grappa con Marsala e limone.
Tortelli e Tagliatelle dolci a Cento e Bologna
A Cento, dove il Carnevale ha acquisito un’importanza internazionale grazie al gemellaggio con il Carnevale di Rio, si possono gustare le sfrappole o le frappe, e al posto della grappa si preferisce l’anice. Durante il Carnevale, i tortelli dolci vengono preparati e sono noti anche come castagnole. Queste palline, fritte o al forno, possono essere farcite con panna o crema, e la ricetta delle castagnole varia non solo in base alla località, ma anche ai gusti personali.
A Bologna, invece, le tagliatelle al ragù subiscono una trasformazione. Iniziamo col dire che il ragù non viene nemmeno preparato (ah, ah), ma si tratta di un dolce che riprende effettivamente la forma delle tagliatelle!
Brigidini e Berlingozzi: i dolci tipici toscani
Quando si parla di Toscana e Carnevale, non si può non pensare a Viareggio, famosa per i suoi cenci. Tuttavia, i cenci si possono gustare anche a Firenze, Arezzo e in molte altre città, spesso preparati con vin santo anziché grappa. Un altro dolce tradizionale del Carnevale toscano sono i berlingozzi, ciambelle cotte al forno il cui nome deriva da “berlingaccio”, un termine che in passato indicava tre cose piacevoli: un’antica maschera di Carnevale, una festa che si celebrava il giovedì grasso e un verbo che significava divertirsi a tavola. I berlingozzi sono preparati anche in Umbria, dove a Pitigliano si tiene una sagra a loro dedicata. Un piccolo dolce aromatizzato all’anice con tanti significati e tradizioni diverse. Un altro dolce tipico del Carnevale sono i brigidini di Lamporecchio, cialde realizzate con uova, zucchero, farina e, come nei berlingozzi, essenza di anice.
La Cicerchiata nel Centro Italia
Nel centro Italia c’è un punto di intesa su un dolce: la cicerchiata. Preparata in modo simile agli struffoli napoletani, tipici del Natale in Campania, è così vivace e colorata che qualcuno ha pensato di adattarla anche per il Carnevale.
E le frappe? In Umbria si realizzano con il vivace alchemers. Anche in Molise, le chiacchiere hanno un nome diverso: qui si chiamano cioffe, preparate con scorza di limone e Marsala, proprio come in Lombardia. Se desideri provare una versione gourmet di questo dolce tradizionale, ti consiglio di cimentarti con la ricetta del millefoglie di chiacchiere al burro di cacao con ganache al cioccolato: sarà una vera delizia!
Sanguinaccio, migliaccio e zeppole: i grandi classici della Campania
A Napoli, così come in Basilicata e Calabria, le chiacchiere non possono mancare di essere accompagnate dal sanguinaccio dolce. Questa è una crema densa a base di cioccolato, arricchita con sangue fresco di maiale. Sebbene dal 1992 la vendita del sangue di maiale sia stata vietata, molte nonne continuano a prepararlo. Trova una di loro e chiedile di insegnarti!
Un altro dolce tipico del Carnevale campano è il migliaccio, realizzato con semolino e ricotta di pecora. Qui puoi trovare una versione rivisitata dallo chef che merita davvero di essere assaporata!
E non dimentichiamo le zeppole, soffici ciambelline fritte e spolverate di zucchero e cannella. Vuoi sapere qual è il segreto per prepararle alla perfezione? Scoprilo nella ricetta delle zeppole dello chef Alfredo Iannacone.
Il Carnevale in Puglia si celebra a Putignano con Farinella
Farinella è il nome della maschera ufficiale del Carnevale di Putignano, ma è anche il dolce tradizionale che si prepara in questo periodo. Realizzata con farina di ceci, farina d’orzo, zucchero e uova, la Farinella di Putignano è arricchita con aromi di arancia, limone e cannella. Questo dolce ha origini antichissime, risalenti addirittura al 1700.
La ricetta, che si tramanda nel tempo, prevede l’uso di: 500/600 grammi di farina di ceci, 500 grammi di farina d’orzo, 500 grammi di burro, 300 grammi di zucchero, 6 uova (di cui 2 tuorli), latte, buccia grattugiata di arancia e limone, e cannella.
Il procedimento è davvero facile. Inizia sciogliendo il burro fino a ottenere una consistenza cremosa, poi aggiungi zucchero, uova, le scorze grattugiate e la cannella, mescolando bene il tutto. A questo punto, incorpora le due farine fino a raggiungere una consistenza simile a quella della polenta. Versa il composto in degli stampini e cuoci in forno per 10-20 minuti a 160 gradi.
La tradizione in Sardegna
Il Carnevale di Oristano è senza dubbio uno dei più affascinanti della regione, poiché durante la festa si tiene la famosa corsa equestre della Sartiglia. In Sardegna puoi trovare molti dei dolci già menzionati, come sas zipulas, le zeppole, e sas oriletas, le tradizionali chiacchiere.
Teste di Turcu, il viaggio in Sicilia
Il Carnevale di Acireale è indubbiamente uno dei più affascinanti e spettacolari della Sicilia, celebrato da oltre cinquecento anni. In Sicilia si preparano anche le castagnole, ma oltre a questi dolci tradizionali, ci sono molte altre delizie, come le Cassatedde, grandi ravioli fritti ripieni di ricotta, la pignolata o pignoccata, dolci decorati con miele che a Messina vengono ricoperti di glassa al limone o al cioccolato, e infine le teste di turcu, realizzate con una leggera sfoglia fritta immersa in una crema di latte al limone e cannella. Se desideri preparare dei dolcetti divertenti per i bambini, prova le mascherine di Carnevale con i profumi tipici della Sicilia. Infine, anche qui, come nel resto del nostro vivace paese, si preparano le frappe, che però in questa regione vengono chiamate chiacchiere. O erano crostoli? No, sicuramente sono galani. Aspetta, erano cenci o cioffe?