Raid punitivo contro una compagna di classe, e coetanea, a Marano di Napoli: identificata la ragazza violenta. I carabinieri l’hanno rintracciata in seguito alle indagini avviate immediatamente. Le autorità competenti sono state avvisate e il caso potrebbe essere trasferito alla Procura per i Minori.
Marano di Napoli, raid punitivo ad una coetanea: identificata la responsabile
È stata identificata la giovane responsabile di una violenta aggressione nei confronti di un’altra ragazza della stessa età (entrambe di 12 anni), attirata in una trappola da alcune compagne di classe. I carabinieri sono intervenuti e hanno rintracciato l’autrice dell’aggressione, anch’essa di 12 anni e residente nella stessa zona. Le autorità competenti sono state avvisate e il caso potrebbe essere trasferito alla Procura per i Minori. È probabile che anche i servizi sociali vengano coinvolti per esaminare la situazione e fornire il supporto necessario.
Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Mattino, la giovane responsabile dell’aggressione sarebbe legata a un noto esponente del clan Polverino, attivo a Marano e nelle zone limitrofe. L’uomo è attualmente in carcere da diversi anni.
“È fondamentale che ci sia una punizione esemplare e che si intervenga anche sulla sua famiglia” – afferma Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, che ha denunciato pubblicamente l’incidente. “Se la connessione con i Polverino dovesse essere confermata, sarebbe un’ulteriore prova di quanto i legami familiari possano influenzare l’educazione e i valori. Si è trattato di un’azione in pieno stile camorristico, ma in versione giovanile.” “Inoltre, tutti gli altri coinvolti” – continua il parlamentare – “dalla persona che ha organizzato la trappola a chi ha ripreso l’evento, devono essere identificati, denunciati e puniti.”