Istat: l’occupazione raggiunge un nuovo massimo, toccando il 62,8%. È il nuovo record dal 2004. Il numero totale di lavoratori è di 24 milioni 222mila, mentre il tasso di disoccupazione scende al 6,3%, con segnali positivi anche per gli inattivi.
Istat, l’occupazione aumenta toccando il 62,8%: è record dal 2004
In Italia, a gennaio 2025, si registra un nuovo record per l’occupazione: il numero di occupati è salito a 24 milioni 222mila, con un incremento mensile del tasso di occupazione che arriva al 62,8% (+0,4). Questo rappresenta il valore più alto dall’inizio delle rilevazioni Istat nel gennaio 2004. Secondo i dati forniti dall’istituto di statistica, l’occupazione è aumentata dello 0,6%, corrispondente a 145mila unità, rispetto al mese precedente, e del 2,2%, ovvero 513mila unità, rispetto a gennaio 2024.
In un anno, i contratti a tempo indeterminato hanno registrato un incremento significativo. Rispetto a dicembre 2024, i contratti permanenti sono saliti a 16 milioni e 447 mila, mentre i dipendenti a termine ammontano a 2 milioni e 663 mila e gli autonomi a 5 milioni e 111 mila. Da gennaio 2024, i dipendenti permanenti sono aumentati di 702 mila unità. Anche il numero degli autonomi è cresciuto, con un incremento di 41 mila. Al contrario, si è osservato un decremento nei contratti a termine, che hanno visto una riduzione di 230 mila unità.
I dati
Secondo l’Istat, l’incremento mensile coinvolge sia uomini che donne, dipendenti e lavoratori autonomi, in tutte le fasce d’età, ad eccezione dei 35-49enni, per i quali si registra una diminuzione del numero di occupati. Nel confronto annuale, l’aumento interessa uomini, donne, individui tra i 25 e i 34 anni e coloro che hanno almeno 50 anni, mentre si osserva una contrazione per i giovani di età compresa tra 15 e 24 anni e per i 35-49enni. A gennaio, il tasso di disoccupazione scende al 6,3% (-0,1 punti rispetto al mese precedente), mentre quello giovanile si attesta al 18,7% (-0,3 punti). Rispetto a gennaio 2024, si registra una diminuzione sia nel numero di persone in cerca di lavoro (-10,7%, corrispondente a -194mila unità) sia tra gli inattivi di età compresa tra 15 e 64 anni (-1,3%, pari a -158mila).