Dopo quasi dieci anni, il Gup del Tribunale di Nocera Inferiore ha dichiarato prescritte le accuse di spaccio di sostanze stupefacenti a carico di tre persone di Sarno, riconoscendo la lieve entità delle fattispecie. Per le altre contestazioni, gli imputati sono stati assolti.
Sarno, droga e spaccio, accuse prescritte per tre imputati
Dopo quasi dieci anni, si chiude con la prescrizione il procedimento a carico di tre persone di Sarno, accusate di spaccio di sostanze stupefacenti. Lo ha stabilito il Gup del Tribunale di Nocera Inferiore, che al termine dell’udienza preliminare ha dichiarato prescritte le accuse, riconducendole alla lieve entità. Per le restanti contestazioni, è arrivata l’assoluzione.
L’indagine, avviata nel 2015, aveva ricostruito una rete di spaccio di hashish e cocaina operativa nel comune di Sarno. Secondo gli inquirenti, i tre imputati avrebbero gestito una serie di cessioni, in alcuni casi ripetute nella stessa giornata, con pagamenti effettuati direttamente in strada o a domicilio.
Il sistema di vendita, secondo le indagini, era coordinato da due dei tre imputati, che si occupavano della logistica e della scelta dei luoghi più sicuri per lo scambio. In molte occasioni, la polizia aveva documentato consegne nei pressi di bar, circoli privati e luoghi di ritrovo. Parte della droga sarebbe stata fornita da tre cittadini marocchini. In alcuni casi, le consegne venivano effettuate a bordo di una Smart, utilizzata per spostarsi rapidamente sul territorio.
Da un controllo in strada al maxi-sequestro
L’intera operazione prese il via da un semplice controllo stradale, effettuato nel 2014 su una Seat Ibiza. A bordo c’erano tre cittadini stranieri, trovati in possesso di circa 100 grammi di hashish. Da quel controllo partirono ulteriori accertamenti, che portarono al sequestro di quattro chili di droga e all’avvio di una complessa indagine fatta di intercettazioni e pedinamenti.
I luoghi dello spaccio includevano bar, mercati rionali, parcheggi scolastici e persino un circolo privato, utilizzato come deposito temporaneo. Tutte zone ritenute dai pusher facilmente controllabili, per evitare sorprese da parte delle forze dell’ordine.
La decisione del giudice
Alla luce degli atti raccolti e del tempo trascorso, il Gup ha riconosciuto la lieve entità dei singoli episodi contestati, dichiarando quindi la prescrizione per la maggior parte delle accuse. Per le restanti contestazioni è stata pronunciata l’assoluzione.
Una conclusione ben diversa da quella auspicata dalla Procura di Nocera Inferiore, che aveva chiesto condanne per i tre imputati. La vicenda riaccende il dibattito sulla durata dei processi e sul confine, spesso sottile, tra spaccio organizzato e cessioni di lieve entità. Un tema che resta centrale nel contrasto al traffico di droga sul territorio, dove le forze dell’ordine continuano a monitorare con attenzione le piazze di spaccio.