L’ombra del Clan Serino sul territorio di Sarno continua a far discutere. L’Antimafia ha richiesto complessivamente 176 anni di reclusione per 15 imputati, accusati a vario titolo di associazione mafiosa, traffico di droga, scambio elettorale politico-mafioso, estorsione, furto di bestiame, macellazione clandestina e imposizione di distributori di bevande e snack alle aziende locali come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.
Processo Clan Serino, chiesti 176 anni di carcere
Tra gli imputati figura anche Franco Annunziata, ex candidato a sindaco di Sarno ed ex consigliere provinciale, per il quale il pubblico ministero Francesca Fittipaldi ha chiesto una condanna a 10 anni di reclusione. Il processo di primo grado è in fase di definizione davanti al II Collegio del Tribunale di Nocera Inferiore, con la sentenza prevista prima dell’estate.
Secondo gli inquirenti, il Clan Serino esercitava un’influenza criminale capillare nel territorio tra il 2013 e il 2014. L’indagine dei carabinieri del Ros ha ricostruito gli interessi del gruppo, che spaziavano dal narcotraffico all’estorsione, fino al controllo economico del territorio e ai legami con alcuni candidati politici. Tra questi, secondo la Direzione Distrettuale Antimafia, ci sarebbe stato un accordo con Annunziata, dimostrato attraverso intercettazioni ambientali. Il clan avrebbe visto nel politico, in particolare in Gianluigi Serino, un tramite per rafforzare i propri legami con imprenditori della zona industriale e influenzare l’amministrazione comunale.
Le richieste di condanna più alte riguardano Gianluigi Serino (24 anni e 6 mesi), Nicola Serino (10 anni) e Michelina Serino (17 anni e 6 mesi). Per Aniello Serino, ritenuto il capo del clan e accusato di aver continuato a gestire gli affari dal carcere con l’aiuto dei familiari e di sodali, il pm ha richiesto 17 anni di reclusione.