Cronaca

Papa Francesco, l’Angelus dal Gemelli: “Mi sento vicino ai malati, fragili come me”

Papa Francesco bollettino
Papa Francesco
Papa Francesco bollettino

Papa Francesco, l’Angelus dal Gemelli: “Mi sento vicino ai malati, fragili come me”. Per la quinta domenica di seguito, l’Angelus è stato trasmesso in forma scritta: “Il nostro corpo è debole, ma nulla può impedirci di amare”.

Papa Francesco, l’Angelus dal Gemelli

Ricoverato al Gemelli da un mese a causa di una polmonite bilaterale, il Papa ha affermato di stare “affrontando un periodo difficile e di unirsi a tanti fratelli e sorelle malati, fragili come lui in questo momento. Sebbene il nostro fisico sia debole, nulla può fermarci dall’amare, pregare, donare noi stessi e essere l’uno per l’altro, nella fede, come segni luminosi di speranza”. Queste parole sono state pronunciate dallo stesso Pontefice nell’Angelus scritto.

“Quanta luce si irradia, in questo contesto, negli ospedali e nei luoghi di cura! Quanta premurosa attenzione illumina le stanze, i corridoi, gli ambulatori e i luoghi dove si svolgono i servizi più semplici! Pertanto, oggi desidero invitarvi a unirvi a me nel lodare il Signore, che non ci abbandona mai e che, nei momenti di sofferenza, ci fa incontrare persone che riflettono un raggio del suo amore”, afferma il Santo Padre.

Dal Gemelli, il Papa esprime la sua gratitudine a “tutti per le preghiere e a coloro che mi assistono con tanta dedizione. So che molti bambini pregano per me; alcuni di loro sono venuti oggi qui al ‘Gemelli’ per mostrarmi la loro vicinanza. Grazie, cari bambini! Il Papa vi vuole bene e attende sempre di incontrarvi”, scrive il Pontefice.

“Mi sento vicino ai malati, fragili come me”

“Proseguiamo le nostre preghiere per la pace, in particolare nei Paesi colpiti dalla guerra: nella devastata Ucraina, in Palestina, Israele, Libano, Myanmar, Sudan e nella Repubblica Democratica del Congo”, è il nuovo appello del Papa per la pace nel mondo. Il Santo Padre esorta inoltre a pregare “per la Chiesa, chiamata a tradurre in azioni concrete il discernimento emerso nella recente Assemblea Sinodale. Ringrazio la Segreteria Generale del Sinodo, che nei prossimi tre anni sosterrà le Chiese locali in questo importante compito”.

Ieri è emerso che il Pontefice ha firmato, l’11 marzo scorso, un calendario di appuntamenti per la Chiesa, in linea con il percorso sinodale, che si svilupperà nei prossimi tre anni e culminerà con un’Assemblea ecclesiale in Vaticano nell’ottobre del 2028. Dalla Santa Sede hanno chiarito che il documento, reso pubblico dal cardinale Mario Grech, è il risultato di un lavoro che è stato portato avanti per mesi e non è stato elaborato in modo affrettato. A facilitare questo processo sono stati i segretari di Francesco, tra i pochi autorizzati a entrare nella stanza al decimo piano del Gemelli, dove le visite sono limitate al minimo indispensabile. L’ultima visita del segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, e del sostituto, mons. Pena Parra, risale alla scorsa domenica.

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