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Strage di Nizza, arrestato complice dell’attentatore: si nascondeva a Sparanise

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Strage di Nizza, arrestato il presunto complice dell’attentatore: si tratta di Endri Elezi, un 29enne albanese. L’uomo si nascondeva in provincia di Caserta, a Sparanise. Secondo gli investigatori della Digos, sarebbe collegato a Mohamed Salmene Lahouaiej Bouhlel, il tunisino che, il 14 luglio 2016, lla guida di un furgone, si scagliò sulla folla che stava passeggiando sul lungomare della città francese e uccise 84 persone. In quell’attentato morirono anche 5 italiani.

Arrestato a Sparanise complice dell’attentatore di Nizza

Le indagini sono state condotte con l’ausilio della polizia postale, sotto la direzione del pm antiterrorismo Antonello Ardituro con il procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio e il procuratore Giovanni Melillo.

Nei confronti del cittadino albanese, è stato emesso un mandato d’arresto europeo su richiesta dell’autorità giudiziaria francese. Come riporta La Repubblica, gli inquirenti accusano il 29enne albanese di aver fornito una pistola all’attentatore di Nizza.

La strage di Nizza

La strage di Nizza è stato un attentato terroristico avvenuto il 14 luglio 2016 nel dipartimento delle Alpi Marittime a Nizza, in Francia, quando un uomo, di religione islamica, alla guida di un autocarro, ha volontariamente investito in velocità la folla che assisteva ai festeggiamenti pubblici in occasione della festa nazionale francese nei pressi della promenade des Anglais.

La sera del 14 luglio 2016, verso le ore 22:30, una folla di persone stava assistendo sulla Promenade des Anglais, la passeggiata sul lungomare di Nizza, nell’occasione trasformata in isola pedonale, allo spettacolo pirotecnico allestito per le celebrazioni della festa nazionale francese.

Improvvisamente un autocarro, un Renault Midlum di colore bianco, si è scagliato ad alta velocità sulla folla, investendo centinaia di persone e provocando il panico. La corsa del veicolo è proseguita per 1.847 metri, durante la quale il conducente sparava all’impazzata, forzando la zona pedonale e procedendo zigzagando, così da provocare il numero massimo di vittime, di cui almeno ottantaquattro morti e più di cento feriti. La stima dei feriti è successivamente stata aggiornata a duecento, di cui cinquanta in condizioni gravissime.

L’attentatore è stato leggermente rallentato dall’intervento di un uomo, che ha cercato di affiancare il veicolo con il suo scooter e, dopo aver tentato di immobilizzare il conducente cercando di saltare nella cabina del camion, è caduto a terra. Inizialmente si credeva che il motociclista fosse morto sul colpo, ma la notizia è stata successivamente smentita.

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