Si sono riaperte le indagini sull’omicidio di Garlasco: è stata riscontrata la presenza di nicotina sui capelli di Chiara Poggi. “L’argomento è già stato affrontato dalla Corte d’Assise d’Appello che ha condannato Stasi, la quale ha semplicemente evidenziato che il padre di Chiara era un fumatore accanito, rendendo Chiara una fumatrice passiva”, afferma l’avvocato Gian Luigi Tizzoni.
Omicidio di Garlasco, nicotina nei capelli di Chiara Poggi
“La nicotina rinvenuta nei capelli di Chiara può essere spiegata con il fatto che suo padre fumava”. Così dichiara l’avvocato Gian Luigi Tizzoni, legale della famiglia Poggi. “Oggi si discute della nicotina trovata nei capelli di Chiara Poggi. Invito coloro che si dedicano all’archeologia giudiziaria a consultare le pagine 121 e 122 della sentenza della Corte d’Assise d’Appello che ha condannato Stasi, dove questo tema è stato già chiarito, evidenziando che il padre di Chiara era un fumatore accanito e pertanto Chiara era esposta al fumo passivo”.
La riapertura delle indagini
Si è tornato a discutere della presenza di nicotina su Chiara Poggi, assassinata a Garlasco il 13 agosto 2007, a seguito della riapertura delle indagini da parte della Procura di Pavia. Attualmente, l’amico del fratello di Chiara, Andrea Sempio, è sotto inchiesta per concorso in omicidio. Per questo delitto, il fidanzato di Chiara, Alberto Stasi, è stato condannato in via definitiva a 16 anni di carcere.