Il laboratorio antifrode alimentare di Salerno, situato in via Fra Giacomo Acquaviva e gestito dal Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, è stato ufficialmente chiuso lo scorso 6 marzo per motivi di sicurezza. Attualmente, i 34 dipendenti che vi lavoravano sono stati costretti a operare da remoto.
La decisione è stata presa dai vertici dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf) a seguito della mancata presentazione della certificazione di idoneità e agibilità dell’edificio da parte della società proprietaria dell’immobile. Nonostante le ripetute richieste, la documentazione necessaria per attestare la sicurezza degli uffici non è stata fornita, rendendo inevitabile la chiusura come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.
Chiuso il laboratorio antifrode alimentare di Salerno
A seguito della chiusura, la Uilpa ha convocato un’assemblea con i lavoratori e ha richiesto al prefetto di Salerno l’attivazione di un tavolo di conciliazione per trovare una soluzione alternativa.
“Comprendiamo l’urgenza di garantire la sicurezza sul luogo di lavoro – dichiara Marianna De Martino, segretaria generale territoriale della Uilpa – ma è fondamentale individuare al più presto una soluzione concreta. L’ipotesi del trasferimento di alcuni dipendenti nella sede di Napoli o l’offerta di locali in comodato d’uso a Castel San Giorgio non rappresentano risposte adeguate. Possibile che nella città di Salerno non esistano strutture idonee e immediatamente disponibili per ospitare il laboratorio?”.
La preoccupazione del sindacato non riguarda solo il futuro occupazionale dei lavoratori, ma anche il destino dei macchinari ad alta tecnologia in dotazione al laboratorio. “Se portati via, questi strumenti all’avanguardia non torneranno più indietro” – aggiunge De Martino – “e con essi si perderebbe un presidio fondamentale per la tutela della qualità dei prodotti agroalimentari e la lotta alle frodi”.
Strumentazione avanzata e ruolo del laboratorio
Il laboratorio di Salerno rappresenta uno dei 29 uffici dell’Icqrf presenti in Italia ed è specializzato nell’analisi dei prodotti agroalimentari, dalla pasta ai cereali, dagli oli ai latticini, passando per vini, conserve e prodotti da forno.
Il rischio di perdere il laboratorio antifrode alimentare di Salerno è concreto e potrebbe rappresentare un duro colpo per il controllo sulla qualità e la sicurezza alimentare nella regione. Sindacati e lavoratori chiedono una soluzione rapida per evitare il trasferimento delle attrezzature e la dispersione di un centro di eccellenza fondamentale per il settore agroalimentare locale e nazionale.