Liquami nel ruscello, caseificio rischia un nuovo sequestro. Nuovo blitz dei Carabinieri della Stazione Forestale di Pietramelara, al comando del maresciallo Clemente Iodice, coadiuvati da tecnici dell’Arpac – Dipartimento Provinciale di Caserta – al Caseificio Ponticorvo di Alvignano. Oggetto del sopralluogo è stata la verifica della condotta di scarico attraverso la quale i reflui derivanti dall’attività produttiva della società “Caseificio Ponticorvo S.r.l.” si immettono nel Rio Tella.
Liquami nel Rio Tella, nuovo sequestro per il caseificio Ponticorvo
Il controllo si è reso necessario in quanto Ponticorvo è imputato di aver dato luogo alla attivazione e mantenimento in funzione di uno scarico di acque reflue industriali in assenza di autorizzazione (AUA ) per cui pende attualmente procedimento penale.
L’indagine ha preso spunto da un’accertata compromissione ambientale delle acque del Rio Tella che, alla località “Miglio 25”, del comune di Alvignano, si sono presentate ai Carabinieri Forestale con produzione di forti e nauseabonde maleodoranze. I militari risalendo a piedi il Rio Tella hanno individuato una condotta di scarico dalla quale fuoriuscivano le acque reflue di colore biancastro, dislocata in prossimità del Caseificio Ponticorvo.
La relativa comunicazione di reato veniva inviata alla locale Procura della Repubblica per l’avvio di un nuovo ed ulteriore procedimento penale e per ipotizzare la sussistenza del delitto di inquinamento ambientale, oltre al reato di immissione di acque reflue, provenienti dalle lavorazioni casearie direttamente nel corso d’acqua.
La Procura di Santa Maria Capua Vetere, al fine di impedire il protrarsi delle cennate condotte illecite – avendo dissequestrato l’impianto da qualche mese perché fermo per gli stessi motivi – accogliendo la richiesta degli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo, ora dovrà procedere a nuovo sequestro preventivo della condotta di scarico attraverso la quale i reflui derivanti dall’attività produttiva della società “Caseificio Ponticorvo S.r.l.” vengono sversati direttamente nel Rio Tella.