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Chi è Roberto Bolle, il ballerino che tutto il mondo ci invidia

Étoile del Teatro alla Scala di Milano e Principal Dancer dell'American Ballet Theatre di New York, ma anche showman molto apprezzato dal pubblico televisivo. Ecco chi è Roberto Bolle

Il ballerino piemontese, Roberto Bolle, è sicuramente uno dei gotha del ballo contemporaneo mondiale, nel corso della sua carriera ha danzato nei templi della danza mondiale dal Royal Ballet di Londra al Teatro dell’Opera di Vienna, ottenendo riconoscimenti e applausi durante ogni esibizione. Attualmente è l’unico al mondo ad essere Étoile alla Scala di Milano e Principal Dancer dell’American Ballet di New York.

Roberto Bolle, il primo ballerino italiano contemporaneo

Roberto Bolle nasce il 26 marzo 1975 a Casale Monferrato, in provincia di Alessandria, da padre meccanico e mamma casalinga. Ha tre fratelli: uno, Maurizio, è suo fratello gemello (morto prematuramente nel 2011 a causa di un arresto cardiaco); la sorella Emanuela diverrà manager del futuro ballerino.



In una famiglia priva di artisti Roberto esplicita fin da piccolo una passione irrefrenabile per la danza: attratto dai balletti che vede in televisione comprende che il suo più grande sogno è danzare.

Infanzia

La mamma invece di dare poco peso alla cosa, lo incoraggia e lo porta all’età di sei anni ad una scuola di danza a Vercelli. Successivamente, quando ha undici anni, lo porta a Milano per sostenere l’esame d’ingresso all’autorevole scuola del Teatro alla Scala. Il giovane Roberto Bolle è predisposto alla danza e dotato di un talento naturale: viene ammesso alla scuola.


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Per inseguire il suo sogno Roberto deve affrontare una scelta difficile per un bambino della sua età in quanto deve lasciare famiglia e amici. Ogni mattina alle 8 del comincia gli allenamenti alla scuola di danza e la sera segue i corsi scolastici, arrivando a conseguire la maturità scientifica.

Gli inizi

A quindci anni arriva il primo grande successo: il primo a notare il suo talento è Rudolf Nureyev che in questo periodo si trova alla Scala e lo sceglie per il ruolo di Tadzio in “Morte a Venezia” di Flemming Flindt. Bolle è troppo giovane ed il Teatro non gli concede l’autorizzazione, ma questa vicenda non lo ferma e lo rende ancora più determinato nel perseguire il suo intento.


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All’età di diciannove anni entra a far parte della compagnia di ballo della Scala e due anni dopo, alla fine di un suo spettacolo di Romeo e Giulietta, viene nominato Primo Ballerino dall’allora direttrice Elisabetta Terabust. Roberto Bolle diviene così uno dei più giovani Primi Ballerini nella storia del teatro scaligero.

L’ascesa

Da quel momento sarà protagonista di balletti classici e contemporanei come:

  • “La bella addormentata”
  • “Cenerentola” e “Don Chisciotte” (Nureyev),
  • “Il lago dei cigni” (Nureyev-Dowell-Deane-Bourmeister)
  • “Schiaccianoci” (Wright-Hynd-Deane-Bart)
  • “La Bayadère” (Makarova)
  • “Etudes” (Lander)
  • “Excelsior” (Dell’Ara)
  • “Giselle” (anche nella nuova versione di Sylvie Guillem)
  • “Spectre de la rose”
  • “La Sylphide”
  • “Manon”
  • “Romeo e Giulietta” (MacMillan-Deane)
  • “Onegin” (Cranko)
  • “Notre-Dame de Paris” (Petit)
  • “La Vedova allegra” (Hynd)
  • “Ondine”
  • “Rendez-vous e Thaïs” (Ashton)
  • “In the middle somewhat elevated” (Forsythe)
  • “Tre preludi” (Stevenson).

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Ballerino freelance

Nel 1996 lascia la compagnia di ballo per diventare ballerino freelance, un passo che gli apre le porte alla carriera internazionale. A 22 anni, in seguito ad un inaspettato infortunio del ballerino protagonista, interpreta il principe Sigfrido al Royal Albert Hall ed è un grande successo.


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Da allora ricopre il ruolo principale nei balletti più famosi e balla nei teatri più celebri del mondo: il Covent Garden di Londra, l’Operà di Parigi, il Bolshoi di Mosca e il Tokyo Ballet sono tutti ai suoi piedi.

Altre grandi esibizioni

Danzato con il Royal Ballet, il Balletto Nazionale Canadese, il Balletto di Stoccarda, il Balletto Nazionale Finlandese, la Staatsoper di Berlino, il Teatro dell’Opera di Vienna, la Staatsoper di Dresda, il Teatro dell’Opera di Monaco di Baviera, il Wiesbaden Festival, l’ottavo e il nono Festival Internazionale di Balletto a Tokyo, il Tokyo Ballet, l’Opera di Roma, il San Carlo di Napoli, il Teatro Comunale di Firenze.


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Derek Deane, direttore dell’English National Ballet, crea per lui due produzioni: “Il lago dei cigni” e “Romeo e Giulietta”, entrambe rappresentate alla Royal Albert Hall di Londra.

Il Cairo, Londra e Giubileo

Per l’occorrenza del decimo anniversario dell’Opera del Cairo, Bolle prende parte ad una spettacolare “Aida” alle piramidi di Giza e successivamente all’Arena di Verona, per una nuova versione dell’opera di Verdi trasmessa in mondovisione.


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Nell’ottobre del Duemila dà avvio alla stagione del Covent Garden di Londra con “Il lago dei cigni” nella versione di Anthony Dowell e nel novembre è invitato al Bolshoi per celebrare il 75° anniversario di Maija Plisetskaja alla presenza del presidente Putin.

Nel giugno 2002, in occasione del Giubileo, danza a Buckingham Palace al cospetto della Regina Elisabetta II d’Inghilterra: l’evento è ripreso in diretta dalla BBC e trasmesso in tutti i paesi del Commonwealth.

Mosca, Milano e Sicilia

Nell’ottobre del 2002 è protagonista al Teatro Bolshoi di Mosca con Alessandra Ferri del “Romeo e Giulietta” di Kenneth MacMillan, nel corso della tournée del Balletto della Scala di Milano. Nel 2003, in occasione dei festeggiamenti per i 300 anni di San Pietroburgo, danza “Il lago dei cigni”, ancora con il Royal Ballet, al Teatro Mariinskij. Successivamente, per il ritorno del “Fauno Danzante” a Mazara del Vallo, danza l’Aprés-midi d’un faune di Amedeo Amodio.


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Per la stagione 2003/2004 viene riconosciuto a Roberto Bolle il titolo di Etoile del Teatro alla Scala e – nel febbraio dello stesso anno – danza trionfalmente al Teatro degli Arcimboldi di Milano ne “L’histoire de Manon”.

Festival di Sanremo e San Pietroburgo

Appare poi in mondovisione al Festival di Sanremo, danzando “L’Uccello di fuoco”, un assolo appositamente creato per lui da Renato Zanella.


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Invitato al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo nell’ambito del III Festival Internazionale del Balletto, Roberto Bolle danza il ruolo del Cavalier Des Grieux ne “L’histoire de Manon” ed è tra i protagonisti del Gala finale danzando il pas de deux dal Ballo Excelsior e Summer di J. Kudelka.

Il giorno 1 aprile 2004 balla al cospetto di papa Giovanni Paolo II sul sagrato di Piazza San Pietro, in occasione della giornata della Gioventù.

Giochi Olimpici Invernali di Torino

Nel febbraio 2006 danza alla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici Invernali di Torino, ed interpreta una coreografia appositamente creata per lui da Enzo Cosimi. Debutta al Metropolitan di New York a giugno del 2007 per l’addio alle scene americane di Alessandra Ferri, portando in scena Manon e il 23 giugno si esibisce in “Romeo e Giulietta”: la critica americana decreta il suo successo con recensioni entusiaste.


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Fra le sue numerose partner ricordiamo: Altynai Asylmuratova, Darcey Bussell, Lisa-Marie Cullum, Viviana Durante, Alessandra Ferri, Carla Fracci, Isabelle Guérin, Sylvie Guillem, Greta Hodgkinson, Margareth Illmann, Susan Jaffe, Lucia Lacarra, Agnès Letestu, Marianela Nuñez, Elena Pankova, Lisa Pavane, Darja Pavlenko, Laetitia Pujol, Tamara Rojo, Polina Semionova, Diana Vishneva, Zenaida Yanowsky, Svetlana Zakharova.

Dal Campidoglio a Pizza della Signoria

Nel 1999, nella Sala Promoteca del Campidoglio a Roma, gli viene assegnato il Premio “Gino Tani” per aver contribuito con la sua attività a diffondere attraverso il linguaggio del corpo e dell’anima i valori della danza e del movimento.


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L’anno successivo gli viene conferito in Piazza della Signoria a Firenze il Premio “Galileo 2000” con la consegna del “Pentagramma d’oro”. Riceve inoltre il Premio “Danza e Danza 2001”, il Premio “Barocco 2001” e il Premio “Positano 2001” per la sua attività internazionale.

In Tv

Anche la tv italiana si accorge del grande valore di Roberto Bolle e della sua immagine tanto che viene richiesto come ospite in tantissime trasmissioni, tra cui: Superquark, Sanremo, Quelli che il Calcio, Zelig, David di Donatello, Che tempo che fa, Ballando con le Stelle.


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Anche i giornali parlano di lui e alcune famose riviste gli dedicano ampi articoli: Classic Voice, Sipario, Danza e Danza, Chi, Style. Diventa inoltre testimonial italiano per diversi noti marchi.

Nel 2016 è protagonista del suo spettacolo su RAI1, “Roberto Bolle – La mia danza libera”, dedicato all’arte della danza e presentato da Luisa Ranieri e Francesco Pannofino e l’anno successivo è presente nell’ show sbanca ascolti “Danza con me”.

Iniziative

Roberto Bolle è molto impegnato anche nel sociale: dal 1999 è “Ambasciatore di buona volontà” per l’UNICEF. L’eco del successo di pubblico gli porta anche quello della critica tanto che è definito “L’orgoglio di Milano” e riceve consistenti premi: nel 1995 consegue sia il Premio “Danza e Danza” che il Premio “Positano” quale giovane promessa della danza italiana.


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Tra le sue ultime iniziative c’è il “Roberto Bolle & Friends”, un gala di danza straordinario a favore del FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano.

Vita privata

Roberto Bolle è sempre stato molto riservato riguardo la sua vita privata e non ha mai dichiarato esplicitamente di essere omosessuale. Tuttavia, nel 2015 il ballerino viene paparazzato mentre bacia Antonio Spagnolo, chirurgo estetico milanese. La loro storia finisce dopo poco tempo a causa dei vari impegni lavorativi di entrambi.


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Durante l’estate del 2017 Roberto ha pubblicato su Instagram uno scatto insieme al cantante Marco Mengoni a New York. I fan si sono subito fatti sentire e hanno espresso il loro parere positivo nei confronti di una loro possibile relazione.

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