Serena Mollicone il giorno della sua scomparsa è stata vista entrare nella caserma dei carabinieri di Arce. A confermare la presenza della ragazza quel 1 giugno del 2001 è la deposizione fatta da Sonia De Fonseca, una testimone chiave citata dalla parti civili e amica di Anna Rita Torriero, la donna che aveva una relazione con il brigadiere Santino Tuzi, trovato morto.
Omicidio Serena Mollicone, le ultime notizie
“Anna Rita Torriero era preoccupata, la mattina in cui Santino è stato trovato morto. Usò il mio telefono per chiamarlo e in quella occasione mi disse di aver visto Serena Mollicone nella caserma dei carabinieri di Arce, dove lei si trovava per essere andata a portare un panino a Tuzi” ha detto davanti ai giudici della Corte d’Assise d’Appello di Cassino, come riporta Il Corriere della Sera. Torriero rivelò dunque la presenza della ragazza in caserma, mettendola in relazione al suicidio del carabiniere, che si sarebbe tolto la vita l’11 aprile 2008. De Fonseca ha detto che: “Torriero mi confidò anche che secondo lei Marco Mottola era coinvolto nel delitto di Serena e che secondo lei Santino si era suicidato perché sapeva del coinvolgimento di Marco Mottola e temeva per sé e la sua famiglia”. Di contro Torriero ascoltata in aula avrebbe dichiarato che non sicura di aver visto Serena in caserma proprio quel primo giugno e non in un’altra data. Su questo aspetto punta la difesa.