Nove arresti per droga a Maddaloni. Il blitz è scattato alle prime luci dell’alba di oggi, lunedì 20 marzo. Nove le persone raggiunte da misura cautelare nel corso di un’operazione antidroga dei carabinieri della compagnia di Maddaloni.
Maddaloni, 9 arresti per droga all’alba di oggi: l’operazione
I militari della Compagnia di Maddaloni, coordinati dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere hanno eseguito 9 misure cautelari emesse dal Gip del locale Tribunale nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili di spaccio continuato in concorso. Stando a quanto è emerso, l’attività di spaccio di sostanze stupefacenti avveniva a domicilio, con le “ordinazioni” effettuate con moderne app di messaggistica istantanea.
Applicata la custodia cautelare in carcere nei confronti di sei indagati e la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per altri tre. Agli indagati effettuato anche il sequestro preventivo dei beni.
Gli inquirenti hanno contestato agli indagati i reati di detenzione e cessione di cocaina, hashish, marijuana e crack. Gli indagati, da considerarsi innocenti fino ad una sentenza devinitiva, avrebbero spacciato droga nei comuni di Maddaloni, Caserta e Santa Maria a Vico.
Lo spaccio a domicilio
Le indagini, svolte da febbraio a novembre 2021, hanno consentito di accertare l’esistenza di un gruppo di persone che, in proprio, avevano avviato un’intensa attività di spaccio. A Condurre le indagini i militari della compagnia di Maddaloni, coordinati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. Fondamentali i risultati ottenuti i servizi di osservazione e controllo, le intercettazione telefoniche e ambientali.
Scoperto anche la tecnica di approvvigionamento. La droga, infatti, era acquistata nel napoletano e ai clienti abituali erano applicati sconti, come emerso dalla indagini.
Il linguaggio in codice
Nelle intercettazioni, inoltre, riscontrato anche il gergo che gli indagati avrebbero usato per identificare la merce. Utilizzavano, infatti, termini convenzionali come: “borsa”, “chiave”, “fotocopia”, “benzina”, “macchina grande”, “macchina piccola”.
Il sodalizio disponeva di un numero elevato di telefoni cellulari e di molteplici schede telefoniche intestate, per lo più, a cittadini extracomunitari. Per comunicare tra loro utilizzavano per lo più app messaggistiche istantanee quali whatsapp e telegram.
Era prevista anche la possibilità di ricevere o stupefacente direttamente a casa. Per la consegna a domicilio era stato stabilito il sovrapprezzo di 5 euro. Nel corso dell’intera attività sono stati accertati 550 episodi di spaccio.