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Caserta, l’ex presidente della Provincia Vincenzo De Michele è morto a 103 anni

Vincenzo De Michele morto
Vincenzo De Michele
Vincenzo De Michele

È morto, all’età di 103 anni, Vincenzo De Michele. Figura di grande importanza nel panorama politico casertano. De Michele è stato anche presidente della Provincia di Caserta.

Caserta, Vincenzo De Michele è morto a 103 anni

Il direttore didattico Vincenzo De Michele, nato a Parete il 21 maggio 1920, si è spento serenamente, al mattino di oggi 27 maggio, nella casa di via Ferrarecce. Dunque all’alba dei 104 anni ha concluso il suo fulgido pellegrinaggio terreno. Nonostante la veneranda età, denso di dolore il distacco per i due figli, Carlo e Franco, la sorella, i familiari tutti ed i tanti amici e compagni di viaggio che condivisero con lui importanti tratti di cammino sempre ispirati dalla fede in Dio e negli uomini.

La carriera

Fra Scuola e Politica si esplicò in prevalenza il suo instancabile e generoso impegno a favore dei cittadini, specialmente se bisognosi, e del territorio. Dopo i fertili anni di insegnamento svolse a lungo le funzioni di esperto direttore di uno dei Circoli didattici Maddaloni e nel 1988, a Chianciano, fu fra i fondatori dell’Andis (Associazione nazionale dirigenti scolastici).

Come riporta Wikipedia, “nel 1943 prese parte alla fondazione della Democrazia Cristiana a Napoli insieme a Raffaele Numeroso e ne divenne responsabile della sezione giovanile. Qui conobbe e frequentò Giuseppe Dossetti. Nel 1952 venne eletto nel primo consiglio provinciale di età repubblicana della Provincia di Caserta, e riconfermato nelle legislature successive. Fu più volte assessore e capogruppo DC, e nel 1968 venne eletto presidente della Provincia”.

Al vertice dell’Amministrazione provinciale, il predecessore fu Manfredi Bosco, successore Dante Cappello. Indubbiamente un primato notevole la sua partecipazione a tutti Congressi nazionali della DC, dalla metà degli anni Quaranta al primo decennio di questo corrente XXI secolo.

Risale al 1982 la pubblicazione “E’ cosa buona e giusta” seguìta, nel 2001, da testo pedagogico dedicato a “La scuola dell’infanzia” uscito nello stesso anno de “Il percorso della memoria”. Nel 2002 diede alla stampe, a Roma, le “Riflessioni sul pensiero politico di A.Rosmini”.

Al filosofo, teologo e pedagogista cattolico dell’Ottocento tornò poi con “A.Rosmini: luci ed ombre” nel 2010, quando vide la luce una delle sue opere fondamentali – “Il Secondo Risorgimento” – centrata sul decennio degasperiano. E’ del 2012 “Terra di Lavoro”, la documentata ricostruzione storica sulla nostra provincia. Nel 2014 pubblicò la “Biografia dell’on. Raffaele Numeroso”, uno dei pochi padri costituenti di identità casertana. In quel medesimo anno il suo primo romanzo autobiografico “Come un fiume carsico” cui fece sèguito “Il sottile soffio dell’amore”. Appassionati e a copertina “celeste” gli ultimi due libri di Vincenzo De Michele: “Rimembranze paretane …e non solo” (2018)

fieramente attente al suo amatissimo paese natìo e “Icona di Maria SS. della Rotonda: mito, leggenda e storia”, vero e proprio inno mariano destinato a rimanere scolpito fra i nostalgici ricordi dei suoi concittadini. Alle ore 12,30 di domani, domenica 28 maggio, nella chiesa del Buon Pastore in Caserta l’estremo saluto al “grande testimone” Vincenzo De Michele. Con lui se ne va un educatore straordinario, un cattolico coerente nella vita di ogni giorno e nell’agone politico guidato da spirito etico-religioso ed alta responsabilità istituzionale, un eccellente cultore della parola che istruisce, educa, punta costantemente allo sviluppo civile. Oratore e scrittore sempre elegante, forbito, ha scritto infine una preghiera in cui chiede alla Madre della Rotonda di “condurci a Colui che ha parole di vita eterna”.  

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