Caserta, Cronaca Caserta

Santa Maria Capua Vetere, detenuto armato di punteruolo prova a sequestrare agente

Carcere Airola detenuto tenta introdurre telefono
Immagine di repertorio
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Ancora episodi di violenza nel carcere di Santa Maria Capua Vetere dove nelle scorse ore un detenuto tenta il sequestro di un agente della Penitenziaria. Era anche armato di un punteruolo. La denuncia arriva dall’Osapp: “Quel recluso ha già ucciso in cella.”

Santa Maria Capua Vetere, detenuto tenta il sequestro di un agente

Un detenuto di 30 anni, di origini cubane, armato di punteruolo ricavato da una scopa ha tentato di sequestrare un agente del reparto Danubio. A denunciare l’accaduto è il segretario regionale dell’Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) Vincenzo Palmieri.

Secondo quanto ricostruito, il detenuto già noto per aver ucciso il suo compagno di cella a Velletri era stato trasferito da pochi giorni nel carcere casertano. “Il grave episodio non ha avuto drammatiche conseguenze grazie alla prontezza di riflessi del poliziotto, che approfittando di un momento di esitazione dell’aggressore, è riuscito a guadagnare l’uscita dalla sezione e chiudere il cancello di sbarramento alle sue spalle – fa sapere Palmieri – Altri poliziotti intervenuti riuscivano a disarmare e mettere in sicurezza contenendo l’energumeno”.

Il consigliere nazionale Osapp Emilio Fattorello evidenzia che “il grave episodio di ieri nella Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere sia ormai pane quotidiano per la Polizia Penitenziaria che solo nella fuga può trovare scampo, rappresentando la fuga dello Stato come tra l’altro indicato in assurdi Protocolli Operativi diffusi dall’amministrazione per il Personale del Corpo, contestati solo dall’Osapp. Un soggetto portatore del germe della violenza come il suddetto detenuto cubano non può trovarsi armato con libertà di movimento in una sezione detentiva ma dovrebbe essere sottoposto al 14 bis a vita, a Grande Sorveglianza per la sua eteroaggressività. Mai avrebbe dovuto essere assegnato in una realtà Penitenziaria quale quella di Santa Maria Capua Vetere che ha raggiunto quasi 1000 unità di popolazione detenuta in una promiscuità assurda di circuiti penitenziari che si riversano sul poco personale della polizia penitenziaria, ormai anziano, stanco e demotivato, vittima predestinata dello sfascio della politica e della amministrazione”.

Poi prosegue. “Non per caso la segreteria generale Osapp nella persona del Segretario Generale Leo Beneduci ha interrotto le Relazioni Sindacali con il Dap ed il Ministero e di conseguenza non ha sottoscritto un improprio Accordo Quadro Nazionale dopo una attesa di un ventennio con l’organo politico in via Arenula. Ricordando una misera integrazione delle già carenti Piante Organiche”, conclude Fattorello

carcere di Santa Maria Capua VetereSanta Maria Capua Veteresequestro