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Abbandona la figlia al cimitero come punizione a Roma: nei guai una madre, aveva già lasciato il fratellino in strada

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Abbandona la figlia al cimitero come punizione a Roma: nei guai una madre accusata di maltrattamenti nei confronti dei cinque figli. Si sono infatti costituiti parte civile nel processo. Aveva già lasciato il figlio di 13 anni (all’epoca di 4) in strada.

Abbandona figlia al cimitero come punizione a Roma: nei guai una madre

Il figlio di quattro anni faceva i capricci e, per punirlo, la madre minacciava di fermare l’auto, costringendolo a scendere e lasciandolo in mezzo alla strada. Questo è solo uno dei tanti episodi che cinque fratelli, tre femmine e due maschi, hanno raccontato di aver subito dalla loro madre, attualmente rinviata a giudizio per maltrattamenti aggravati. Alla donna vengono contestati numerosi comportamenti nei confronti dei figli. In un’occasione, ha portato la figlia di sette anni al cimitero, minacciandola di lasciarla a dormire tra le tombe se non avesse obbedito.

Tutti e cinque i fratelli, insieme al loro padre, al quale la Corte d’Appello li ha affidati dopo un periodo trascorso in una casa famiglia, si sono costituiti parte civile nel processo. Il padre e la figlia maggiore, ora maggiorenne, sono assistiti dall’avvocato Vittorio Balzani, mentre gli altri quattro, ancora minorenni, sono seguiti dal tutore nominato dal Tribunale dei Minori di Roma.

“I ragazzi stanno bene, si impegnano a scuola e cercano di condurre una vita serena come i loro coetanei, perseguendo i propri sogni – ha dichiarato l’avvocato Balzani in un’intervista a Fanpage.it. – La sorella maggiore, che ha diciannove anni, studia in Spagna, mentre il più piccolo è in prima media. Ricevono supporto da psicologi, poiché i traumi vissuti li hanno colpiti profondamente e ci vorrà tempo per superarli.”

Punisce il figlio di 4 anni abbandonandolo in strada

Uno degli episodi riportati nella denuncia riguarda il più piccolo dei cinque fratelli, oggi tredicenne, che all’epoca dei fatti aveva solo quattro anni. La madre si trovava in auto con i figli quando è scoppiata una discussione con il bambino, probabilmente a causa dei suoi capricci. A quel punto, la donna ha fermato l’auto, lo ha fatto scendere e, dopo essere risalita, si è allontanata, lasciandolo da solo in mezzo alla strada come forma di punizione. Gli altri fratelli, spaventati, urlavano e piangevano, implorando la madre di tornare indietro a riprenderlo, temendo che potesse essere in pericolo o che qualcuno potesse portarlo via o investirlo.

Tuttavia, il bambino non è stato l’unico a subire abbandoni; anche gli altri quattro fratelli hanno vissuto situazioni simili, frutto di comportamenti abituali della madre. Ad esempio, quando usciva con le amiche, li lasciava da soli in casa senza avvisare il padre, e la figlia maggiore era costretta a prendersi cura degli altri.

I maltrattamenti

I presunti maltrattamenti sarebbero iniziati quando la relazione tra la coppia era ormai giunta al termine. Nel capo d’imputazione nei confronti della donna vengono riportati diversi episodi. Si afferma che avrebbe scagliato un sandalo contro una delle figlie, picchiandola e strattonandola, colpendola con schiaffi sul viso e sulle braccia. In un’altra occasione, l’avrebbe spinta contro il muro, infliggendole un colpo alla testa.

In un giorno successivo, per punirla di non averle obbedito, l’ha portata al cimitero, lasciandola lì e promettendo di tornare a riprenderla, minacciandola di farle passare la notte tra le tombe se non avesse seguito le sue indicazioni. La prossima udienza è prevista per gennaio 2026. “Dal processo – conclude l’avvocato Balzani – mi aspetto che si faccia chiarezza su quanto accaduto e sui danni subiti dai cinque figli e dal marito dell’imputata”.

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