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Un referendum per abolire il green pass: parte la raccolta firme, obiettivo 500mila adesioni

Un referendum per abolire il green pass. Un comitato ha avviato una raccolta firme per chiedere un referendum abrogativo delle norme sul green pass. L’avvocato Olga Milanese, fra i promotori, spiega che l’obiettivo è raggiungere le 500mila sottoscrizioni richieste dalla Costituzione. Nel caso in cui venga raggiunto il numero, sarebbe poi la Corte costituzionale a esprimersi sulla legittimità dei quesiti. Se il parere fosse positivo, comunque, sarebbe difficile pensare a un voto prima della primavera del 2022.

Abolire il green pass, raccolta firme per il referendum

Sul referendum per l’abolizione del Green pass obbligatorio, “a persuadermi e coinvolgermi è stato il ragionamento dell’avvocato Paolo Sceusa, che ha lanciato un accorato appello al diritto internazionale prima di denunciare il comportamento del nostro governo, oltremodo scorretto nell’incrinare il patto di lealtà tra istituzioni e popolo”. CarloFreccero spiega così, in una lettera al direttore della Stampa, la sua decisione di aderire alla raccolta di firme per l’abolizione del Green Pass.

Nella versione italiana pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Europea del 15 giugno 2021 – afferma l’ex consigliere di amministrazione della Rai – è stato omesso infatti un passo fondamentale del testo della Gazzetta Ufficiale Europea, e precisamente la frase relativa alle persone che ‘hanno scelto di non essere vaccinate’ e che, ciò nonostante, non devono essere oggetto di discriminazioni. A nulla è valsa la rettifica del 5 luglio 2021, l’attuale normativa sul Green Pass infatti, ignora totalmente l’appello a evitare discriminazioni. ‘Il popolo deve avere gli strumenti per decidere’, sostengono i promotori del referendum, un comitato composto in gran parte da giuristi super qualificati”.

Chi sono i membri del comitato

Oltre agli avvocati Olga Milanese e a Paolo Sceusa, nel comitato figurano anche il docente di diritto Luca Marini, i professori Francesco Benozzo, Ugo Mattei e Alberto Contri, l’ex direttore di Rai 2 Carlo Freccero. “Dietro il Green pass c’è molto di più. L’Oms ha pubblicato in questi giorni il prototipo di tessera vaccinale da adottare da parte degli stati. Il green pass è destinato a diventare l’embrione della futura tessera di identificazione digitale a cui mira il Grande Reset attualmente in attuazione”, ha detto Carlo Freccero secondo cui “l’attuale normativa sul green pass ignora totalmente l’appello a evitare discriminazioni”.


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