Cronaca

Abruzzo, Leombruni: “Ho ucciso l’orsa Amarena, non vivo più”

L’orsa Amarena è stata uccisa nella serata di giovedì 31 agosto a fucilate da Andrea Leombruni. L’orsa è stata uccisa nella periferia di San Benedetto dei Marsi, fuori dal Parco e dall’Area Contigua. La notizia è stata postata dal Parco Nazionale sulla sua pagina Facebook. Sul posto sono prontamente intervenute le Guardie del Parco vista l’area in cui Amarena era scesa coi suoi cuccioli.

L’orsa Amarena uccisa a fucilate

È intervenuto il veterinario del Parco che però ha potuto accertare solo la morte dell’orso vista la gravità della ferita. L’uomo è stato identificato dai Guardiaparco e poi sottoposto ai rilievi a cura dei Carabinieri della locale stazione, intervenuti a seguito della chiamata dei Guardiaparco.

I rilievi per accertare la dinamica dei fatti sono in corso e andranno avanti tutta la notte, così come il personale del Parco è impegnato a individuare i due cuccioli dell’orsa per valutare il da farsi”, prosegue il Pnalm. “L’episodio è un fatto gravissimo, che arreca un danno enorme alla popolazione che conta una sessantina di esemplari, colpendo una delle femmine più prolifiche della storia del Parco. Ovviamente non esistono motivazioni di nessuna ragione per giustificare l’episodio visto che Amarena, pur arrecando danni ad attività agricole e zootecniche, sempre e comunque indennizzati dal Parco anche fuori dai confini dell’Area Contigua, non aveva mai creato alcun tipo di problema all’uomo”.

La replica dell’uomo che ha sparato

L’uomo che ha sparato è stato identificato dai Guardiaparco e poi sottoposto ai rilievi a cura dei carabinieri. “Ho sparato per paura ma non volevo uccidere, l’ho trovata dentro la mia proprietà. È stato un atto impulsivo, istintivo”, avrebbe detto ai militari.

“Sono tre giorni che non dormo e non mangio, non vivo più, ricevo in continuazione telefonate di morte, messaggi; hanno perfino chiamato mia madre ottantacinquenne, tutta la mia famiglia è sotto una gogna”.

Così dichiara all’Ansa Andrea Leombruni a tre giorni della morte dell’orsa Amarena con gli occhi lucidi nel piazzale della sua casa, lì dove è avvenuto il fatto, mentre una parente fa da sentinella sul balcone, perché hanno paura di ritorsioni.

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