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Professoressa abusa degli alunni a Castellammare di Stabia, la dichiarazione della madre di una vittima: “La verità deve venire a galla”

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Foto dei carabinieri

La madre di una vittima della professoressa arrestata per presunti abusi sugli alunni della scuola media di Castellammare di Stabia ha rilasciato una dichiarazione. Il genitore era presente durante l’aggressione alla docente avvenuta il 14 novembre scorso.

Abusi agli alunni a Castellammare, la dichiarazione di una madre

Se dobbiamo affrontare delle conseguenze, lo faremo. Ma era essenziale che la verità venisse a galla“. Queste sono le parole della madre di uno dei sei studenti della scuola media Salvati di Castellammare di Stabia, vittime di abusi da parte di un’insegnante di sostegno, arrestata questa mattina dai carabinieri e condotta in carcere. Il genitore ha partecipato all’aggressione nei confronti della professoressa, un evento che ha avviato le indagini. “Non è vero che sono stata aggredita da 30 genitori,” afferma la donna, “ma sono stata picchiata da me e da un altro genitore.” Così, la madre di una delle giovanissime vittime racconta quel giorno di novembre in cui, insieme ad altri genitori, si è recata a scuola per chiedere chiarimenti dopo aver scoperto l’esistenza di chat tra gli alunni e la professoressa, in cui sarebbero state documentate le violenze. “L’ho aggredita quando mi ha risposto in modo scortese, e quando suo padre (il genitore dell’insegnante, anch’egli aggredito, ndr) mi ha afferrato per i capelli e mi ha sbattuto a terra.”

La madre dell’alunno esprime il suo dispiacere per essere stata trattata con sufficienza dalla dirigenza scolastica. “Quando siamo andate a parlare, la vicepreside ha affermato che noi mamme stavamo esagerando. Ha addirittura detto che io fossi una camorrista solo per il mio cognome”. “In realtà – continua la madre – ho ascoltato gli audio e visto i video nella Saletta”. Con “Saletta”, la donna si riferisce all’aula dell’istituto scolastico dove, secondo le indagini condotte dai carabinieri della locale compagnia e dalla Procura di Torre Annunziata, la professoressa portava i sei alunni coinvolti e dove si sarebbero verificati gli abusi.

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