Cronaca

Palpava le pazienti e le costringeva a ballare nude per lui: il neuropsichiatra Marcello Grasso condannato a nove anni 

Abusi sessuali condannato Marcello Grasso
Marcello Grasso
Abusi sessuali condannato Marcello Grasso

Marcello Grasso, noto neuropsichiatra 74enne di Palermo e fratello dell’ex presidente del Senato Pietro Grasso, è stato condannato a 9 anni e mezzo di carcere per abusi sessuali nei confronti di tre giovani pazienti. Il medico proponeva un “percorso sensoriale” alle pazienti in modo da contrastare, a suo dire, le loro crisi d’ansia e la loro carenza di autostima, ma secondo la Procura approfittava per palpare le donne.

Abusi sessuali su pazienti: condannato il neuropsichiatra Marcello Grasso

All’epoca dei fatti, due delle vittime erano studentesse universitarie ed erano in cura dal medico da qualche anno. Le pazienti avrebbero avuto problemi legati all’ansia e agli attacchi di panico. Le vittime avevano raccontato di aver subito violenza sessuale nello studio del neuropsichiatra.

Marcello Grasso, noto neuropsichiatra di Palermo, come è emerso dagli accertamenti proponeva un “percorso sensoriale” alle pazienti in modo da contrastare, a suo dire, le loro crisi d’ansia e la loro carenza di autostima, ma secondo la Procura approfittava per palpare le donne.

I balli nude e le foto

Le vittime hanno raccontato che il dottore le avrebbe costrette a ballare nude e di essere state fotografate con abiti succinti e costumi burlesque, che sarebbero stati anche trovati dagli investigatori nello studio.

Secondo quanto emerso da alcune intercettazioni, Grasso avrebbe mostrato le fotografie ad altre persone. Per i legali del medico – che hanno annunciato che faranno ricorso – non vi sarebbe stata violenza, ma si sarebbe trattato di una terapia “ispirata ai metodi teatrali” e di “percorsi terapeutici condivisi” dalle pazienti.

La condanna

Marcello Grasso, noto neuropsichiatra 74enne di Palermo e fratello dell’ex presidente del Senato Pietro, dovrà scontare 9 anni e mezzo di carcere per abusi sessuali. A pronunciare la sentenza la seconda sezione del tribunale, presieduta da Roberto Murgia. Per l’imputato il sostituto procuratore Giorgia Righi aveva chiesto 12 anni e mezzo.

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