Estraneo accoltellato su un autobus a Torino per ‘frustazione’: la pubblica accusa ha chiesto la condanna per il 28enne imputato a 10 anni e 10 giorni di carcere per il reato di tentato omicidio aggravato da futili motivi. Lo riporta l’ANSA.
Estraneo accoltellato per ‘frustazione’ a Torino: chiesta condanna
Un uomo ha accoltellato un estraneo su un autobus a Torino, senza fornire motivazioni credibili. Ora, la pubblica accusa ha richiesto una condanna a dieci anni e dieci giorni di reclusione per tentato omicidio aggravato da motivi futili, sostenendo che, sebbene non ci sia un movente chiaro, si tratti di “uno stato d’ira e frustrazione derivante dalla sua esperienza di vita”. Il processo si svolge con rito abbreviato. L’incidente è avvenuto il 14 agosto 2024. L’imputato, assistito dall’avvocato Manuel Perga, è un 28enne che, secondo le ricostruzioni, ha inferto “almeno nove” coltellate al collo e alla spalla della vittima, causando lesioni considerate guaribili in “quattro-cinque settimane”.
L’inchiesta ha rivelato che i due non si conoscevano: la vittima era un giovane di 29 anni, appena giunto da Milano per motivi personali. Dopo l’arresto, l’imputato ha raccontato di aver subito maltrattamenti da giovane in una comunità per minori, di essere stato recentemente vittima di una truffa legata alle criptovalute e di aver cercato informazioni su come sottoporsi a un esorcismo. Un’analisi specialistica ha confermato che l’uomo presenta un disturbo narcisistico di personalità, aggravato dall’uso di sostanze stupefacenti, ma non in misura tale da compromettere la sua capacità di intendere. La sentenza è attesa nei prossimi giorni.