Riforma Fiscale: c’è l’accordo politico, ma manca l’ok di Draghi
Sul taglio delle tasse è stato dunque raggiunto l’accordo tra le forze di maggioranza, ma manca ancora l’ok di Mario Draghi. I rappresentanti dei partiti hanno inoltre “ragionato sull’Irap che vede una scelta verticale, partendo dalle 850mila persone fisiche, autonomi e ditte individuali, aggiungendo eventualmente le start up“, sottolinea Pichetto.
Cambia anche l’aliquota al 27%: scende al 25%
L’accordo politico prevede inoltre che la fascia di reddito fino a 15mila resti al 23%, quella 15-28mila passi dal 27% al 25%, quella 28-50mila vada dal 38% al 35%, mentre oltre i 50mila passi direttamente al 43%. Sulla no tax area si valutano piccole modifiche.
Taglio di Irpef e Irap “strutturale”, non solo nel 2022
La riforma dell’Irpef e il taglio dell’Irap sono entrambe “un primo passo strutturale, non solo per il 2022“. E si resta “entro gli otto miliardi” che ci sono sul tavolo, dichiara Pichetto. La riforma contiene interventi strutturali sia su Irpef, dove viene ripensata la struttura e i risparmi di imposta più consistenti sono concentrati sul ceto medio, sia su Irap, dove si abolisce l’imposta per ditte individuali e persone fisiche. E entrambi gli interventi sono considerati le due tappe di un percorso già impostato e che vedrà compimento con la delega fiscale.
Fonte: Tgcom24