Gli agenti del Commissariato di Polizia di Ariano Irpino (Avellino) hanno notificato un’ordinanza di divieto di avvicinamento con l’applicazione del braccialetto elettronico ad un uomo gravemente indiziato di violenza sessuale aggravata consumata e tentata ai danni della figlia minorenne.
Accusato di violenza sessuale ai danni della figlia: scatta il divieto di avvicinamento
L’ordinanza di applicazione della misura del divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico è stata eseguita da gli agenti del Commissariato di Polizia di Ariano Irpino (Avellino) al termine di una mirata e tempestiva attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento.
Le indagini sono scattate in seguito ad una querela presentata dalla nonna materna della vittima dopo che la nipote le ha raccontato che il padre era solito toccarla. La ragazzina, minorenne, con l’assistenza di una psicologa ha confermato nel dettaglio che il padre – quando dormiva a casa sua, visto che i genitori sono separati – l’avrebbe baciata e tentato di palpeggiarla nelle parti intime.
Il racconto della minorenne è stato confermato dalle indagini nonché dalle dichiarazioni di una amica e da quanto dichiarato dalla sorella minore che pur non avendo assistito ai fatti, notava le peculiari attenzioni del padre per la sorellina nell’ultimo periodo. Ulteriori prove sono emerse dall’acquisizione delle chat della ragazzina con l’amica e con lo stesso padre, che le chiedeva scusa per averla delusa e le dedicava messaggi d’amore.
Il provvedimento
Per l’uomo, accusato di violenza sessuale aggravata consumata e tentata ai danni della figlia minorenne, è scattato il divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi dalla stessa abitualmente frequentati con obbligo di mantenersi ad una distanza di almeno 500 metri da essi e con l’applicazione del braccialetto elettronico e con prescrizione di non comunicare con la stessa.