Cronaca Napoli, Napoli

Acerra, bimba uccisa dal cane: avviate analisi del Dna e perizia sui cellulari dei genitori

acerra sequestrato cellulare Vincenzo Loffredo
La casa sotto sequestro e i genitori di Giulia
acerra sequestrato cellulare Vincenzo Loffredo

Partono le analisi sui cellulari dei genitori della bimba morta in casa ad Acerra (Napoli) e sui tamponi prelevati sul corpo della piccola e sul cane Tyson.

Acerra, avviate analisi del Dna e perizia sui cellulari dei genitori

Sono ufficialmente iniziate le analisi genetiche per far luce sulla tragedia avvenuta ad Acerra, dove una bimba di 9 mesi è morta nella notte tra il 15 e il 16 febbraio, dopo essere stata aggredita da un cane di famiglia. Il principale sospettato resta Tyson, il pitbull domestico, anche se nelle indagini, coordinate dalla Procura di Nola e affidate agli agenti del Commissariato di Acerra, c’è ancora molto da chiarire.

Sul corpicino della piccola, infatti, sono stati individuati segni compatibili con morsi di cane. Al momento, il padre della bambina, un 25enne barista, risulta indagato per omicidio colposo: secondo la sua versione, si sarebbe addormentato sul letto matrimoniale accanto alla figlia e, al risveglio, avrebbe trovato la bambina riversa a terra, ferita al volto e agonizzante.

Difesa e funerali

L’uomo, assistito dall’avvocato Luigi Montano, ha chiesto di essere nuovamente ascoltato dagli inquirenti, per chiarire ulteriormente la sua posizione dopo le dichiarazioni rilasciate a caldo, subito dopo la tragedia. Intanto, dopo l’autopsia, la salma è stata restituita alla famiglia e i funerali si sono svolti giovedì 20 febbraio, nel Duomo di Acerra.

Analisi del Dna sui morsi

Mercoledì 26 febbraio, la Procura ha conferito ufficialmente l’incarico per effettuare le analisi del Dna: i consulenti avranno fino a 40 giorni per fornire i risultati. L’obiettivo è stabilire se i morsi rilevati sul corpo della piccola siano effettivamente riconducibili a Tyson. Nell’appartamento era presente anche un altro cane, un meticcio, trovato con tracce di sangue sul pelo.

Nessuna traccia ematica, invece, era stata rilevata nella bocca del pitbull al momento del sequestro, anche se questo potrebbe essere dovuto al tempo trascorso prima dei controlli. Restano inoltre da completare gli esami sulle feci dei due animali, che al momento sono custoditi in un canile convenzionato con l’Asl Napoli 2.

Perizia sui cellulari dei genitori

Gli investigatori analizzeranno anche i telefoni cellulari del padre e della madre della bambina. La donna, quella sera, era al lavoro in una pizzeria, mentre il marito era rientrato da un turno estenuante iniziato all’alba. Dopo aver guardato la partita in tv, secondo il suo racconto, si sarebbe addormentato senza sistemare la piccola nella culla.

Sottoposto al narcotest, l’uomo è risultato positivo alla cannabis, ma negativo ad altre sostanze come cocaina ed eroina e all’alcol. Gli inquirenti vogliono verificare, tramite i dati di geolocalizzazione dei cellulari e le immagini delle telecamere di sorveglianza nella zona, che il 25enne si trovasse davvero in casa nel momento della tragedia e ricostruire gli spostamenti verso la clinica Villa dei Fiori, dove la bambina è stata portata poco dopo la mezzanotte.

Casa sotto sequestro e il mistero delle pulizie

L’appartamento resta sotto sequestro. Le indagini hanno rivelato che, dopo il primo intervento della Polizia Scientifica, l’abitazione è stata pulita da alcune parenti della madre, convinte che gli accertamenti fossero conclusi. Una scelta fatta, secondo loro, per risparmiare alla giovane madre l’orrore di rientrare in una casa ancora macchiata di sangue.

Questo intervento, però, rischia di aver compromesso alcune prove. Per questo, nei giorni successivi, è stato necessario un secondo sopralluogo della Scientifica, per cercare ulteriori elementi che possano confermare o smentire la versione fornita dal padre della piccola.

L’inchiesta prosegue tra dubbi, accertamenti scientifici e testimonianze, con l’obiettivo di fare piena luce su una tragedia che ha sconvolto la comunità di Acerra e non solo.

 

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