Il vescovo di Ventimiglia e il cardinale Ravasi contro Achille Lauro dopo l’esibizione nella prima serata del Festival di Sanremo 2022. Polemiche legate al gesto del “Battesimo” inscenato dall’artista, primo ad esibirsi nella settantaduesima edizione del festival della canzone italiana.
Achille Lauro, attacco del vescovo di Ventimiglia e cardinale Ravasi
“II Battesimo è il più bello e magnifico dei doni di Dio. Lo chiamiamo dono, grazia, unzione, illuminazione, veste d’immortalità, lavacro di rigenerazione, sigillo, e tutto ciò che vi è di più prezioso”. Il cardinale Gianfranco Ravasi stamattina in una serie di tweet polemizza, senza mai nominarlo, con Achille Lauro per l’esibizione con battesimo a torso nudo a Sanremo.
Ma che il Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura ieri sera abbia visto, come fa ogni anno, la rassegna canora sulla Rai, è provato dall’endorsement a Massimo Ranieri, effettuato postando sui social network alcuni versi della sua canzone: “Questo mare Troppo grande per Non tremare”.
La nota del vescovo
Ad arrabbiarsi per l’esibizione di Lauro non è stato soltanto Ravasi: in un comunicato pubblicato sul suo sito internet la Diocesi di Ventimiglia, ha parlato di “triste apertura” a proposito del Festival. Il vescovo di Ventimiglia e Sanremo Antonio Suetta ha scritto: “La penosa esibizione del primo cantante ancora una volta ha deriso e profanato i segni sacri della fede cattolica evocando il gesto del Battesimo in un contesto insulso e dissacrante. Non stupisce peraltro che la drammatica povertà artistica ricorra costantemente a mezzi di fortuna per far parlare del personaggio e della manifestazione nel suo complesso”.
Amadeus risponde alle critiche del vescovo
“Rispetto il parere del vescovo ma da cattolico e credente, non sono turbato dall’esibizione di Achille Lauro”, così il direttore artistico del Festival ha commentato le recenti dichiarazioni del vescovo di Sanremo, che ha definito il gesto di Achille Lauro offensivo nei confronti di un sacramento, chiedendo anche l’intervento dei vertici Rai. Amadeus, anche se credente, ritiene che ogni artista sia libero di esprimersi liberamente, senza costrizioni: “È l’attualità, non possiamo pensare di essere staccati dalla realtà di oggi. L’artista deve esprimersi liberamente, altrimenti teniamo i giovani lontani non solo dal Festival ma anche dalla Chiesa”.
La replica del direttore di Rai1
Chiamato in causa da mons. Antonio Suetta, anche il direttore di Rai1 Stefano Coletta ha commentato il gesto di Achille Lauro sul palco dell’Ariston: “Vorrei solo dire una volta per tutte che non c’è mai nessuna volontà di veicolare ideologie o trasgressioni chissà di quale parte“. Coletta crede nella “bontà” del gesto dell’artista, che l’ha messo in scena per mandare un messaggio alla madre: “Dobbiamo accogliere con molta attenzione la percezione della Chiesa, ma in grande onestà voglio credere alla bontà di Achille Lauro, che ha dichiarato di averlo fatto in realtà per un messaggio a sua madre”.