L’acqua della laguna di Venezia torna ad essere dolce, e non più salata. Lo ha rilevato l’Ispra, che ha fatto notare come la vegetazione subacquea si sia ripopolata di specie tipiche dell’habitat lagunare. Inoltre, sono ritornate alcune specie di uccelli che mancavano da tempo nel Veneziano.
Torna l’acqua dolce nella laguna di Venezia
L’acqua della Laguna torna ad essere dolce, anziché salata: la vegetazione subacquea torna a ripopolarsi nelle specie tipiche di questo habitat, fanno ritorno a casa anche alcune specie di uccelli, e animali acquatici come giovani cefali che hanno approfittato per utilizzare gli ambienti della Laguna come nursery, depositando le uova.
Una buona notizia per Venezia, a dispetto dei tempi difficili che sta vivendo la regione Veneto, come la siccità, temperature elevate, scarsa piovosità e condizioni climatiche estreme.
La conferma la si è avuta stamane, 10 luglio, in città nel corso della presentazione dei risultati conclusivi di un progetto europeo coordinato da Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, denominato Life Lagoon Refresh e che ha preso le mosse nel 2017 con l’obiettivo di ricreare nella Serenissima Laguna delle zone a bassa salinità in modo da favorire – attraverso l’immissione di acqua dolce dal fiume Sile che sfocia nel mare Adriatico – “la ricolonizzazione di circa 20 ettari di canneto e il ripopolamento di numerose specie ittiche e di uccelli”.
Si legge in una nota dell’Istituto, che annota anche: “Nonostante le difficoltà incontrate in questi anni come l’alta marea eccezionale del 12 novembre nel 2019, la pandemia dal 2020 e negli ultimi mesi la siccità, i risultati sono stati raggiunti: il gradiente salino è stato ripristinato e i livelli di salinità (prima degli interventi superiori a 30 in tutta l’area di progetto) sono scesi a valori inferiori a 15 in un’area di 25 ha”.
La vegetazione subacquea in fase di trasformazione
Secondo Ispra, tuttavia, anche la vegetazione è ora in fase di accentuata trasformazione, perché proprio nell’area vicina al punto di immissione dell’acqua dolce nella Laguna “la dominanza delle specie alofile delle barene sta lasciando il posto al canneto che ha ormai attecchito in tutte le aree con salinità idonea e si sta progressivamente diffondendo intorno alle zone di trapianto”.
Nella Laguna, inoltre, tra settembre e ottobre 2021 si è assistito alla fioritura dell’Aster Tripolium e da giugno 2022 l’Inula tinge di giallo i bordi delle barene più dissalate. Ottimi si dimostrerebbero anche i risultati ottenuti anche con le piante acquatiche sommerse (Zostera marina, Zostera noltei, Ruppia cirrhosa) che oggi formano chiazze anche di parecchi metri di diametro.
Il ritorno di alcuni uccelli
Nuova vita in Laguna, dunque. Nel corso dei quattro anni e mezzo di monitoraggio il progetto Life Lagoon Refresh ha poi censito complessivamente anche più di 32.637 uccelli presenti nell’area di progetto e 128 specie, delle quali 62 sono direttamente riferibili al gruppo degli uccelli acquatici. Dal 2018 ad oggi si è infatti assistito “ad un cambio nella composizione e abbondanza di varie specie all’interno della comunità ornitica, segnale tangibile a riprova di effetti positivi conseguenti all’apertura dell’acqua dolce”, sottolinea sempre Ispra.
After Life
Ad ogni modo, le attività non si fermano certo qui, perché i diversi partner del progetto saranno poi impegnati nella fase “After life” sia per quanto riguarda la gestione dell’opera idraulica, sia per le attività di monitoraggio ambientale in modo da continuare a verificare tutti gli effettivi benefici.