Emergono nuovi dettagli sull’aereo precipitato tra Milano e San Donato Milanese oggi, domenica 3 ottobre.Il velivolo, un Pilatus PC-12 immatricolato in Romania, era diretto a Olbia. Dopo il decollo i problemi a sud dell’aeroporto di Linate e l’ultraleggero ha perso quota.
Aereo caduto a Milano: la dinamica dell’incidente
È andato a sbattere a 156 chilometri orari il Pilatus Pc-12, l’aereo privato decollato pochi minuti prima dall’aeroporto di Milano Linate e precipitato tra Milano e San Donato Milanese, non lontano dalla pista dalla quale era partito con 8 persone a bordo. Ma a leggere i tracciati preliminari sembra che qualcosa di improvviso sia successo a bordo sedici secondi prima dell’impatto: il velivolo, infatti, ha iniziato a perdere quota, arrivando a scendere di 25 metri al secondo. Allo stesso momento però – si evince dalla velocità registrata – il pilota sembra aver cercato a tutti i costi di risalire perché sette secondi prima dello schianto il velivolo registra la sua velocità più alta: 198 miglia orarie, poco meno di 319 chilometri orari.
Gli ultimi metri e le cause dell’incidente
Cos’è successo negli ultimi metri del percorso? E quali sono le cause dell’incidente? Ancora troppo presto per le ipotesi, spiegano due esperti consultati dal Corriere della Sera. Una delle piste più accreditate punta sull’unico motore: questo si potrebbe essere piantato e a quel punto il pilota potrebbe aver cercato di virare per rientrare il prima possibile in aeroporto, cosa confermata dagli ultimi metri del percorso. Solo che la manovra potrebbe aver portato in stallo il Pilatus e questo spiegherebbe anche l’improvviso aumento di velocità prima dello schianto contro un edificio.