Il provvedimento cautelare segna la conclusione di una complessa indagine avviata lo scorso luglio. I carabinieri della stazione di Afragola hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, su richiesta della Procura. Il provvedimento dispone la detenzione in carcere per una persona e gli arresti domiciliari per altre due
Furto per coprire gli abusi sessuali dei frati, eseguiti altri tre arresti
Questa mattina, i carabinieri della stazione di Afragola hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli Nord, su richiesta della Procura. Il provvedimento dispone la detenzione in carcere per una persona e gli arresti domiciliari per altre due, tutte gravemente indiziate di rapina aggravata in concorso. Il provvedimento cautelare conclude un’indagine complessa che era stata avviata subito dopo l’emissione di una precedente misura cautelare nei confronti di cinque individui nel mese di luglio, a seguito della denuncia di due uomini residenti ad Afragola, vittime di una rapina orchestrata da un frate del Santuario Santa Maria Occorrevole di Piedimonte Matese.
L’uomo, interessato a recuperare immagini e chat sui telefoni delle vittime, voleva ottenere materiale relativo a fatti sessuali avvenuti quando ricopriva incarichi presso la Basilica di Sant’Antonio da Padova in Afragola. Le indagini, che hanno incluso anche l’uso di tecnologie investigative, hanno permesso di identificare altre persone coinvolte nel reato e di scoprire tentativi di ostacolare l’identificazione dei colpevoli, anche attraverso promesse di denaro ai parenti di alcuni degli arrestati.
Le informazioni raccolte tramite intercettazioni durante i colloqui in carcere tra i rapinatori e i loro familiari hanno fornito elementi utili per ricostruire il contesto complesso della rapina e per comprendere meglio le motivazioni che avevano spinto così tante persone a sottrarre i telefoni cellulari delle due vittime.