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Alessandro Haber in sedia a rotelle: operazione sbagliata

Alessandro Haber ha parlato dell’incidente e dell’operazione sbagliata che lo ha costretto all’attuale condizione nella quale si trova: su una sedia a rotelle. Le sue condizioni fisiche non sono delle migliori e, purtroppo, anche quelle psicologiche.

Alessandro Haber in sedia a rotelle per un’operazione sbagliata

“Ho avuto momenti di grande depressione, ho anche pensato di farla finita. Non ero indipendente, mi sentivo un peso. Inutile. Agli altri ma soprattutto a me stesso” ha confessato al Corriere della sera l’attore 75enne tra i più premiati della sua generazione. Ricordiamo che ha ottenuto un David di Donatello, un Globo d’oro e ben cinque Nastri d’Argento. “Ma ho pensato: c’è chi sta peggio” ha aggiunto, “Ho avuto un’esistenza piena, ho realizzato tanti sogni. La vita mi ha regalato, e può ancora regalarmi, tanto. Per cui non devo, non voglio lamentarmi”.

L’operazione alla schiena

Alessandro Haber si trova su una sedia a rotelle per un’operazione che non è andata come si aspettava. Tutto è iniziato con un dolore alla gamba e dopo un controllo medico è emerso uno schiacciamento di due vertebre. Ha così dovuto fare un’intervento che non è andato bene. Poi una seconda operazione e una lunga riabilitazione “tra piscina e sedute di fisioterapia che mi aiutano moltissimo, sento che il mio corpo sta cambiando, sto tornando in forze. Primo obiettivo: riuscire a camminare con le stampelle. Poi finalmente senza”, ha spiegato. Per l’attore non è assolutamente stato facile accettare la sua nuova condizione: “Negli sguardi furtivi, nei sorrisi pudichi leggo però solidarietà. Inizialmente non volevo uscire di casa. Oggi, che sono più forte, quando si avvicinano le consolo” ha detto ancora Haber che considera il lavoro una cura.

“Ho tanti progetti in ballo. Sul fronte teatrale sto preparando uno spettacolo tratto dal libro di Massimo Carlotto La signora del martedì, con Giuliana De Sio e la regia di Pierpaolo Sepe. Nella prossima stagione lavorerò a una produzione del Teatro Stabile di Trieste, La coscienza di Zeno, di Svevo, regia di Paolo Valerio. Al cinema sarò nel cast di Nastro 01, opera prima del giovane regista Samuel di Marzo”. Infine ha dichiarato: “Ma vivo meglio nella vita reale che sul set o sul palcoscenico, i personaggi che interpreto mi aiutano a scoprire meglio me stesso. Non ho certezze su chi sono, mi piace mettermi in gioco. Cerco sempre di fare cose che prima non c’erano. Di trovare una strada diversa”.

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