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Alessandro Impagnatiello scrive una lunga lettera a Giulia Tramontano dal carcere: “Mi manchi” | Le reazioni della famiglia della vittima

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Alessandro Impagnatiello e Giulia Tramontano

Alessandro Impagnatiello ha scritto una lunga lettera a Giulia Tramontano dal carcere, esprimendo il suo rammarico e rivolgendosi anche alla sua famiglia: quali sono state le reazioni della famiglia della vittima. L’uomo è condannato all’ergastolo per l’omicidio della giovane e del suo bambino Thiago, ancora nel grembo della mamma.

Alessandro Impagnatiello scrive una lunga lettera a Giulia Tramontano: le reazioni della famiglia della vittima

Quali sono state le reazioni di Franco e Loredana, i genitori? Poco dopo la lettura in diretta del testo, hanno condiviso sui loro canali social poche e dirette parole, accompagnate da un’immagine di un ratto: “Sei un miserabile. No, non il ratto, ma tu”. Questo riferimento si ricollega alle dichiarazioni fatte da Impagnatiello durante l’interrogatorio nei giorni successivi alla scomparsa di Giulia Tramontano.

Nel maggio del 2023, di fronte ai carabinieri che gli avevano chiesto spiegazioni riguardo alcune buste di topicida trovate nel suo zainetto da lavoro, aveva risposto con un tono di sfida: “Quello è veleno per topi. Sapete perché? Perché dopo il turno all’Armani, quando ci fumiamo le canne sui gradoni di piazza Croce Rossa, arrivano pantegane enormi. A Milano ci sono pantegane così grosse”, aveva dichiarato il 31enne, mentendo. Infatti, come rivelato dalle indagini, quel veleno era stato utilizzato dal barman per avvelenare Giulia e il feto che portava in grembo, per mesi e mesi prima del delitto.

Alessandro Impagnatiello scrive lunga lettera a Giulia Tramontano

Alessandro Impagnatiello ha scritto una lunga lettera dal carcere, esprimendo il suo rammarico e rivolgendosi anche alla sua famiglia. Condannato all’ergastolo per l’omicidio della giovane e del bambino che portava in grembo, ha inviato la missiva a “La Zanzara” tramite il fratello Omar.

Nella lettera, Impagnatiello rinnova le sue scuse e lancia pesanti accuse contro i giudici e i media. La lettera è stata letta in diretta dal conduttore Giuseppe Cruciani, che ha spiegato di aver ricevuto l’autorizzazione da Omar, che funge da procuratore per il fratello, e dal suo avvocato. «Ogni attimo della mia vita è dedicato a te. E così, anche ora, le mie prime parole sono solo per te, Giuliet, per la meravigliosa ragazza che eri, che sei e che sarai».

Perché dentro di me continuerai sempre a brillare. Anche se le mie scuse possono sembrare inutili e imbarazzanti, le ripeto a te, alla tua splendida famiglia e a tutte le persone colpite da questo incomprensibile e terribile male. Mi manchi». «Non ho nulla da aggiungere – ha dichiarato Cruciani – questa lettera è disponibile per chiunque voglia leggerla, è la prima lettera di Impagnatiello dal carcere». E ha aggiunto: «So che ci sarebbero molte altre cose da dire, ma io e te ne parliamo ogni sera, tu già lo sai».

Le parole

«Sono consapevole che ci sarebbero molte altre cose da dire, e tu ed io ne parliamo ogni sera, lo sai già. Tuttavia, ora – scrive Impagnatiello – desidero focalizzare l’attenzione su un aspetto che spesso passa inosservato: la televisione e le sue vittime collaterali». Nella lettera, l’ex fidanzato di Giulia Tramontano esprime critiche nei confronti dei mezzi di informazione, affermando: «vorrei essere l’ultimo caso mediatico…», e sottolinea che «questa è la banalità dei media». Inoltre, critica i magistrati, sostenendo che avrebbero persino scelto le date delle udienze per «renderle più appetibili per il pubblico».

Si è anche lamentato dell’assalto mediatico che ha colpito la sua famiglia. «Mi dispiace dover utilizzare questo canale per esprimere ciò che ho da dire, ma forse è l’unico modo affinché qualcuno ascolti, sperando che molti possano riflettere su quanto accaduto. Tutto questo – ha concluso – non mi allontanerà mai dal pensiero costante che ho per te, Giuliet, dal vuoto che hai lasciato e dall’abisso in cui mi trovo. Ancora una volta, ti chiedo scusa, e per sempre».

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