Cronaca

Alessia Pifferi, le sue assurde risposte ai test cognitivi (e gli errori nei proverbi). La strategia per l’infermità: «Sento delle voci»

alessia pifferi condannata ergastolo
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Alessia Pifferi e le sue assurde risposte ai test cognitivi (e gli errori nei proverbi). La strategia per l’infermità: «Sento delle voci». La Corte d’Assise d’appello di Milano ha accolto la richiesta dell’avvocata Alessia Pontenani, ordinando una nuova perizia psichiatrica.

Alessia Pifferi, le risposte ai test cognitivi (e gli errori nei proverbi)

Alessia Pifferi era davvero in uno stato di lucidità quando ha abbandonato la figlia Diana, lasciandola morire di stenti all’età di un anno e mezzo? In primo grado, è stata condannata all’ergastolo per omicidio volontario aggravato, senza che le fosse riconosciuto alcun vizio di mente. Tuttavia, la Corte d’Assise d’appello di Milano ha deciso di disporre una nuova valutazione psichiatrica.

Le risposte

Le dichiarazioni fornite da Pifferi durante le perizie del 28 dicembre 2023 e del 3 e 17 gennaio 2024 sono davvero sorprendenti. I video, trasmessi per la prima volta da Quarto Grado nella puntata di venerdì 28 febbraio, sollevano numerosi interrogativi. La donna sta simulando per ottenere una riduzione della pena o la sua capacità cognitiva è realmente così limitata?

Il test delle stime cognitive

Le immagini mostrano Pifferi mentre risponde alle domande di una psicologa nel contesto di un test delle stime cognitive. La donna crede che le rondini possano volare a circa due chilometri orari, anziché a 120, che una carrozza passeggeri di un treno misuri 200 metri invece di 26, e che per riempire una vasca da bagno siano sufficienti dieci litri d’acqua, mentre il valore corretto è di 160 litri.

I proverbi

Non va meglio nemmeno per quanto riguarda l’interpretazione dei proverbi popolari. Quando gli viene chiesto di spiegare il significato del detto “l’abito non fa il monaco”, Pifferi risponde: «Significa che puoi vestirti bene, ma dentro di te potresti comunque sentirti male». Riguardo a “a caval donato, non si guarda in bocca”, afferma che «vuol dire che non si deve giudicare una persona solo in base all’apparenza».

«Sento le voci»

Il 17 gennaio, tra le risposte fornite da Pifferi, emerge che ha “iniziato a sentire delle voci che gli altri non percepiscono” e ha commesso errori di matematica di base. Il test conclude che Pifferi è capace di simulare disturbi psichici. Rimane il dubbio: le nuove perizie daranno lo stesso risultato?

Alessia Pifferi