Alessia Pontenani, legale di Alessia Pifferi, è indagata poiché secondo il pm avrebbe messo in atto un “piano precostituito” per far credere che la 39enne – condannata all’ergastolo per aver lasciato morire di stenti la figlia – fosse “affetta da ritardo mentale grave”. “È una cosa veramente grave e preoccupante. Gli avvocati non sono più liberi di assistere le persone perché altrimenti finiscono sotto processo?”ha commentato l’avvocatessa a Fanpage.
“Ha aiutato Alessia Pifferi a fingere disturbi psichici”: indagata la sua legale
La Procura di Milano ha chiuso le indagini a carico di sette persone legate al caso Alessia Pifferi. Gli indagati, tra cui anche psicologhe in servizio nel carcere milanese di San Vittore, sono accusati a vario titolo e in concorso di falso, falsa testimonianza e favoreggiamento.
Secondo il pm Francesco De Tommasi l’avvocatessa l’avvocata Alessia Pontenani e il consulente da lei nominato nel processo a carico di Pifferi, avrebbero messo in un atto un “piano precostituito” per far credere al perito nominato dalla Corte d’Assise di Milano che la 39enne fosse “affetta da un ritardo mentale grave” e almeno “parzialmente incapace di intendere e volere”.
Alessia Pontenani, sostiene De Tommasi, avrebbe detto a Pifferi di “simulare in carcere comportamenti e atteggiamenti” per sembrare “fuori di testa”, mentre il consulente da lei nominato, Marco Garbarini, le avrebbe dato “indicazioni” per simulare “disturbi psichici” nel corso delle attività della perizia.