Cronaca

La mamma di Alice: “Allarmi inascoltati, ci hanno lasciato soli”

Alice Scagni uccisa a Genova, il raccolto disperato della madre: "Io 40 anni fa non ho partorito un assassino ma un bambino"

Parla la madre di Alice Scagni, la donna di 34 anni uccisa a coltellate domenica sera in strada, nel quartiere di Quinto, levante di Genova. Per il delitto è stato fermato il fratello della giovane, Alberto, che, a quanto si apprende, era disoccupato e seguito per problemi psichici. Il delitto sarebbe avvenuto dopo una lite, l’ennesima tra i due fratelli.

Alice Scagni uccisa a Genova, parla la madre

Sulla pagina Facebook di Alice, Alberto aveva lasciato alcuni messaggi in cui traspariva questa tensione. Altri messaggi confusi erano stati inviati ad altri contatti del social network, sempre da parte di Alberto.  A soccorrere per primo la donna, e a mettere la polizia immediatamente sulle tracce del fratello, è stato il marito della 34enne.

“Io 40 anni fa non ho partorito un assassino ma un bambino. Adesso Alice non c’è più e Alberto è vivo, e resta nostro figlio. Ha fatto qualcosa che non si può neanche pronunciare ma deve essere curato. Allora alla nostra società ipocrita dico curatelo adesso, ora che ce l’avete sotto mano” ha dichiarato la donna ai microfoni di Repubblica.

L’appello

“Noi abbiamo fatto i nostri errori e ci porteremo per sempre dietro il senso di colpa di genitori, ma quando abbiamo capito che era realmente pericoloso abbiamo alzato le mani. Alberto aveva bisogno di un aiuto che noi non riuscivamo più a dare e quello che gli davamo ormai gli faceva solo male. A una persona bisogna dare le cure del caso, a meno che non si decida di chiuderlo in una stanza e buttare la chiave”.

Antonella Zarri ed Enzo Graziano Scagni sono genitori in una famiglia che non esiste più. Hanno vissuto il dolore più nero, il figlio Alberto che uccide la figlia Alice. Ma la loro sofferenza è rabbiosa, furiosa contro le istituzioni. E’ l’ira di chi aveva capito quel che stava per succedere, e aveva supplicato che quel figlio venisse curato prima che fosse troppo tardi. Così ora è la mamma di Alice e Alberto a raccontare “come sono andate davvero le cose”.

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