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Alitalia riparte da Usa e Giappone: Fiumicino e Linate gli hub principali

Per ora si chiama Italia trasporto aereo (ITA) e parte sotto il controllo dello Stato, ma aprirà il capitale sociale “ad investitori istituzionali, finanziari e industriali”. Quando la Newco comprerà aerei e dipendenti potrà rilevare anche il brand Alitalia e chiamarsi Alitalia ITA.

Alitalia riparte da Usa e Giappone

Come riporta “Il Mattino”, la nuova compagnia che avrà un capitale iniziale di 20 milioni e arriverà nel giro di qualche settimana a 3 miliardi, “è autorizzata ad acquistare e prendere in affitto, anche a trattativa diretta, rami d’azienda di imprese titolari di licenze aeree rilasciate dall’Enac, anche in amministrazione straordinaria”.

Potrebbe quindi salvare Air Italy. E “potrà sviluppare sinergie e alleanze con altri soggetti pubblici e privati italiani e non”. Può articolarsi in società controllate nella manutenzione e servizi.

Faide politiche

Finalmente dopo una gestazione travagliata per le faide politiche sulle nomine, conclusasi con una lottizzazione, ecco il decreto (5 articoli) corredato di statuto, firmato da Tesoro, Mit, Mise, Lavoro di due sere fa, che fa rinascere la nuova compagnia di bandiera sotto insegne completamente nuove.

ITA avrà “una dimensione industriale coerente con le prospettive di profittabilità” e punta a “un recupero della domanda differenziato tra le diverse rotte (domestiche, a corto-medio raggio e a lungo raggio) nel corso del periodo di piano e completo nel corso del 2023″.

Per questo ITA si rimette in volo “con la necessaria gradualità” grazie agli advisor del Mef Deloitte, Oliver Wyman. Grimaldi studio legale. In statuto (art. 3) è scolpito il nuovo cda di 9 membri presieduto da Francesco Caio e guidato dall’ad Fabio Lazzerini. Il compenso è di 70 mila euro lordi per Caio, 35 mila lordi per i consiglieri.

Ma considerando il contesto socio-economico e le prospettive incerte, si rimanda al cda di fissare gli emolumenti di presidente e ad, “secondo principi oggettivi e trasparenti, in modo tale da assicurare che la remunerazione stessa sia coerente con i risultati economici e industriali e con la situazione patrimoniale e finanziaria e risulti funzionale al perseguimento della sostenibilità della società nel medio-lungo periodo”.

Contenimento dei costi

Per rimarcare il radicamento all’efficienza e al contenimento dei costi necessari per l’equilibrio finanziario, nella remunerazione una parte significativa deve essere “la componente variabile, legata al raggiungimento di obiettivi di performance, anche di natura non economica, predeterminati, misurabili e collegati alla creazione di valore in un orizzonte di medio-lungo periodo”.

È richiesto un “adeguato bilanciamento tra la componente fissa e componente variabile” con una “previsione di limiti massimi per la componente variabile”, per la quale una parte ne va differita la corresponsione, con “meccanismi di correzione” sempre della componente variabile, “che consentano alla società di chiedere la restituzione, in tutto o in parte, di somme già versate ovvero oggetto di differimento, comportando una riduzione, anche significativa o l’azzeramento della remunerazione variabile stessa, in caso di risultati significativamente inferiori agli obiettivi prestabiliti o negativi o in caso di comportamenti dell’amministratore caratterizzati da dolo o colpa grave”.

A regime 120 aerei

Quale sarà la rotta di ITA lo indicherà il piano industriale 2021-2025 che entro 30 giorni Caio e Lazzerini presenteranno alle Commissioni parlamentari che hanno altri 30 giorni per rispondere. Qualche giorno prima di Natale l’iter parlamentare sarà concluso ma il decollo vero e proprio potrà avvenire entro la primavera a causa della complessità del trasferimento dei contratti, sistemi e certificazioni oggetto di acquisto da parte della nuova compagnia dalla procedura. E delle autorizzazioni da parte dell’Europa che vigila per scongiurare aiuti di stato.

A regime la società dovrebbe avere una flotta di 115-120 aeromobili, parte dei quali nuovi, circa 7.500 dipendenti, partendo però da 89 aerei (12 breve raggio, 58 medio, 19 lungo raggio), fino a 93 nel 2023. Secondo le linee guida del piano, la mission sarà lungo e medio raggio – tratte a maggiore redditività – senza rincorrere le low cost, avendo come hub principali Fiumicino e Linate per i collegamenti internazionali e intercontinentali.

Le destinazioni

Nord America, America latina, Giappone saranno le destinazioni del lungo raggio, quindi New York, Boston, Los Angeles, Miami, oltre Tokyo. Nel medio raggio verrebbero coperte le rosse in Europa e naturalmente in alcune città italiane.

Secondo i suggerimenti del governo, la compagnia dovrà focalizzarsi sui segmenti corporate e leisure individuale, cioè la fascia alta della clientela, tratte di lungo raggio e federaggiointernazionale-domestico. Ed essendo compagnia pubblica dovrà assicurare “rotte non sostenibili con logiche di mercato”.

I biglietti

Poi, secondo i desiderata del governo, si vorrebbe incrementare i posti in Classe Magnifica inserendo una quarta classe (Comfort+) per raccogliere la domanda corporate e business. Per la vendita dei biglietti, verrà utilizzato il canale digitale anche per la sicurezza della pandemia Covid.

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