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Allarme coronavirus, 2mila contagiati: c’è un occidentale

Ormai è allarme coronavirus, un nuovo tipo di virus scoperto in un mercato di Wuhan. Al momento non si conosce la pericolosità della malattia che nei casi più gravi si insinua nei polmoni. Risulta contagiato un occidentale.

Allarme coronavirus, controlli negli aeroporti Usa

Da ieri tre grandi aeroporti negli Stati Uniti hanno annunciato controlli sanitari su tutti i passeggeri in arrivo da Wuhan, città dello Hubei cinese con oltre 11 milioni di abitanti. La notizia dello screening negli scali di San Francisco, Los Angeles e New York JFK ha rilanciato la paura di epidemia. Allerta anche in Giappone e Thailandia, dove tre pazienti in arrivo da Wuhan avevano il virus in circolazione nell’organismo.

Cos’è il coronavirus?

Questo nuovo virus senza nome, isolato in Cina, finora ha causato due morti accertate e colpito 50 persone. Se il focolaio è stato individuato nel mercato del pesce e animali vari di Wuhan, chiuso l’1 gennaio, ci sono dubbi sul numero limitato dei contagi. «Sono almeno 1.723 gli infettati», dicono i ricercatori britannici del Centre for Global Infectious Disease Analysis dell’Imperial College di Londra.

Per fortuna questo coronavirus, pur essendo della stessa famiglia della Sars, sembra meno letale. Alcuni dei pazienti se la cavano con sintomi parainfluenzali e forti mal di testa. Al momento non sembra che si trasmetta da uomo a uomo.

Occidentale contagiato

È di poche ore fa la notizia che un turista britannico di 32 anni, Ash Shorley, è in fin di vita dopo che gli è stata diagnosticata una patologia che potrebbe essere ricondotta a quella provocata dal virus in un ospedale della Thailandia. Si tratta del primo occidentale ad essere contagiato. Il ragazzo si trova ricoverato da circa un mese in condizioni critiche a Phuket. Stando a quanto riporta la stampa inglese, durante una vacanza sull’isola di Koh Phi Phi, ha contratto una seria infezione che ha portato al collasso di un polmone.

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