Sono in maggior parte uomini, della fascia di età prevalente 46-55 anni, seguita da quella 36-45, e dalla fascia 56-65 anni. In maggioranza sono pensionati (661) e non occupati (433). Questi i dati diffusi da Telefono Amico Napoli in vista delle celebrazioni domani, 10 settembre, della giornata mondiale per la prevenzione del suicidio. Nel corso del 2018, ci sono state 628 ore di telefonate da parte di 1807 persone, di cui 959 di sesso maschile, 848 di sesso femminile. I richiedenti vivono, in maggior misura, in famiglia (956).
Allarme suicidi in Campania
Le chiamate, evidenzia ancora Telefono Amico Napoli, provengono soprattutto dal Sud e dalle Isole (1378). “Il problema prevalentemente proposto – rileva Marco Calafato, presidente del centro di ascolto di Napoli, uno dei 20 in attività sul territorio italiano – è stato quello relativo alla malattia psichica, con 449 casi, seguito dal bisogno di compagnia, con 236 appellanti”.
Dati che, aggiornati a questi primi 8 mesi dell’anno, confermano il trend del 2018. Dal 1 gennaio 2019 al 31 agosto 2019, infatti, sono 300 le ore di telefonate effettuate da parte di 947 chiamanti. Di questi 515 sono uomini mentre 432 sono donne. La fascia di età più presente è da 46 a 55 anni (312). Prevalgono ancora i pensionati (231) e i non occupati (216). Telefonano, soprattutto, dal Sud e dalle Isole (631) e vivono in famiglia (525). Il problema evidenziato è legato alla malattia psichica (236), cui segue la solitudine (114).