Cronaca

Allarme suicidi tra gli insegnanti, quasi uno al mese in Italia

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immagine di repertorio
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In Italia, nel decennio compreso tra il 2014 e il 2024 sono stati registrati 110 casi, con la media di quasi un decesso ogni trenta giorni.

Allarme suicidi tra gli insegnanti, quasi uno al mese in Italia

Tra il 2014 e il 2024, ben 110 insegnanti si sono tolti la vita, con una media di quasi un suicidio al mese. Il fenomeno colpisce in particolare i docenti in servizio, con un’età media delle vittime di 51 anni (48 anni tra quelli ancora in attività).  Il numero di suicidi diminuisce nei mesi estivi, segnale che lo stress lavorativo è un fattore chiave.

📊 Dati e profilo dei docenti coinvolti

  • Totale suicidi (2014-2024): 110
  • Età media: 51 anni (48 tra i docenti in servizio)
  • Distribuzione per genere:
  • 65 donne (malgrado l’83% dei docenti sia di sesso femminile)
  • 45 uomini (incidenza più alta rispetto al numero complessivo)

Distribuzione geografica:

  • Sud e Isole: 58%
  • Nord: 23%
  • Centro: 19%

Ordine scolastico più colpito

Nella scuola primaria 23 casi, scuola secondaria di I grado 27 casi, scuola secondaria di II grado 38 casi, ed infine scuola dell’infanzia 14 casi.

Perché gli insegnanti sono a rischio?

Dalle indagini si ipotizza burnout e stress da lavoro, pressione costante, classi numerose, mancanza di supporto psicologico. Inoltre si ha la necessità di gestire alunni difficili e famiglie sempre più esigenti. Lavoro sottopagato e precariato diffuso con un percezione sociale distorta.

Spesso si crede che i docenti lavorino poco e abbiano troppe ferie. In realtà il carico lavorativo è elevato, tra lezioni, correzione compiti, burocrazia e formazione continua.

Difficoltà psicologiche

80% delle inabilità lavorative tra i docenti è dovuto a diagnosi psichiatriche. Le donne sono più a rischio in età perimenopausale, periodo critico per la depressione.  Cosa si può fare?

  • Monitoraggio del benessere psicologico degli insegnanti con supporto strutturato.
  • Applicazione reale del D.Lgs. 81/2008 per il monitoraggio dello stress-lavoro correlato.
  •  Potenziamento delle tutele e dei contratti per i docenti precari.
  •  Riduzione del sovraccarico di lavoro e delle classi-pollaio.
  • Riconoscimento ufficiale della professione come usurante, come avviene in altri Paesi europei.

Il problema esiste, ma viene ignorato. Servono interventi concreti per evitare altre tragedie.

 

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