La Procura indaga per omicidio colposo su tre medici di un centro di Ostia. Avrebbero somministrato penicillina ad un paziente 68enne Massimo Gialli, che è morto per shock anafilattico.
Allergico alla penicillina muore per shock anafilattico, 3 medici indagati
Un paziente allergico alla penicillina è morto, probabilmente a causa di uno shock anafilattico, dopo che i medici non si sono accertati della presenza di allergie. Massimo Gialli, sessantotto anni, un camionista in pensione, è venuto a mancare venerdì 1 novembre scorso all’ospedale G.B. Grassi di Ostia. La Procura della Repubblica ha avviato un’indagine per omicidio colposo nei confronti di tre medici del Centro Paraplegici di Ostia (Cpo).
Nel centro, il paziente avrebbe ricevuto la penicillina e, dopo le iniezioni, il suo stato di salute è peggiorato drasticamente. Gialli è stato trasferito d’urgenza all’ospedale Grassi, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare per salvarlo. La Procura, sotto la direzione del pubblico ministero Pierluigi Cipolla, ha disposto un’autopsia presso il Policlinico di Tor Vergata. Servirà a chiarire le cause del decesso. L’indagine ha lo scopo di fare luce sull’accaduto dopo la segnalazione dei familiari del paziente, che, assistiti dal loro avvocato, desiderano comprendere se si sia trattato di un caso di malasanità.
La tragedia
Gialli era rimasto coinvolto in un incidente nel mese di agosto, che gli aveva causato un edema e la paralisi degli arti. Era caduto in una piscina, battendo la schiena, mentre soggiornava in un agriturismo a Siena con la moglie. Tuttavia, c’era la possibilità che potesse riacquistare la mobilità grazie a un percorso di fisioterapia, per cui si era rivolto inizialmente a una clinica di Siena e successivamente a quella di Ostia, dove aveva iniziato il trattamento a inizio ottobre.
L’edema sembrava quasi risolto e Gialli era fiducioso riguardo al percorso intrapreso. Tuttavia, il 31 ottobre qualcosa è andato storto. Gli sarebbe stata somministrata un’iniezione di penicillina, che ha scatenato una reazione violenta nel suo organismo, facendolo perdere conoscenza. Quando è arrivato in ambulanza all’ospedale Grassi, le sue condizioni erano già gravissime. L’ipotesi della Procura è che il decesso sia avvenuto a causa di uno shock anafilattico.