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Scoperto allevamento abusivo di cani di razza a Velletri: tre persone ai domiciliari

Scoperto dalla Guardia di Finanza un allevamento abusivo di cani di razza a Velletri, comune nel territorio dei Castelli Romani. Tre persone sono state arrestate e poste agli arresti domiciliari: due di queste si occupavano del commercio degli animali mentre una terza persona è un funzionario dell’ASL deputato alla vigilanza che non ha mai denunciato la situazione alle autorità competenti. I tre ora sono indagati per per le ipotesi di reato di corruzione e falso.

Allevamento abusivo di cani a Velletri: arrestato un funzionario dell’Asl

Nel frattempo gli inquirenti, però, stanno continuando con gli accertamenti per ricostruire il giro d’affari legato all’attività, una vera e propria impresa con tanto di pubblicizzazione sui social network, ai fini dell’imposizione diretta dell’Iva e dell’Irap: i ricavi provenienti dall’attività sono ovviamente sconosciuti al Fisco. La scoperta è avvenuta nel corso di un pattugliamento nella zona quando i militari sono stati attirati nel giardino di una abitazione a causa della presenza di molti cani.

La scoperta

In breve tempo le fiamme gialle hanno compreso che si trattava di un allevamento abusivo di cani, sprovvisto delle autorizzazioni amministrative e sanitarie per poter portare avanti l’attività commerciale degli animali. L’impresa, promossa anche su Instagram, era gestita dalle due persone per cui è scattata l’ordinanza cautelare e gestiva oltre 300 cani. Esemplari di razza Bouledogue Inglese e Francese, Chihuaua e Alano, portati in Italia dall’Europa dell’Est, erano venduti privi di pedigree e senza microchip e il prezzo di ognuno si aggirava fra i 1500 e i 2000 euro.

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