Alluvione Sardegna, è stato ritrovato il cadavere di Lia Orunesu, la donna di 89 anni travolta dalla furia dell’acqua e del fango sabato a Bitti (Nuoro). L’anziana è la terza vittima dell’alluvione che ha devastato il paese.
Il corpo era tra i detriti nei pressi del vecchio campo sportivo, a circa un chilometro dalla sua casa, che si trova vicino a piazza Asproni. Il governatore Solinas accusa: la burocrazia frena le opere per la sicurezza.
Alluvione Sardegna, è stato ritrovato il cadavere di Lia Orunesu
Il corpo della donna, individuato dai soccorsi della Protezione civile, è stato già trasportato al cimitero del piccolo centro del Nuorese. La donna era uscita dalla sua casa sabato mattina, dopo aver sentito un rumore che proveniva da una casa vicina, dove c’era stato un crollo. Proprio mentre si trovava a pochi passi dalla sua abitazione, una violenta cascata di acqua e fango l’ha travolta, trascinandola per centinaia di metri.
Le tre vittime dell’alluvione
Lia Orunesu è la terza vittima dell’alluvione che si è abbattuta sabato su Bitti. Giuseppe Mannu, allevatore di 55 anni, è morto dopo essere andato in campagna per accudire i suoi animali: travolto dall’acqua, è sprofondato dentro una frana con il suo pick-up. Giuseppe Carzedda, di 90 anni, invece, è morto annegato nella sua casa, dove è stato sorpreso dalla furia dell’acqua e del fango.
Diga tracimata a Torpé, famiglie evacuate
Momenti di apprensione intanto a Torpé e Posada, i paesi a valle della diga Maccheronis, nel Nuorese, dopo le intense piogge della notte. I paesi erano stati duramente colpiti dalla tragica alluvione di sette anni fa. La diga ha infatti iniziato a tracimare, ma per precauzione erano già state evacuate le famiglie che abitano vicino al guado del rio Posada.
“La situazione al momento è sotto controllo – ha detto all’Ansa il presidente del Consorzio di bonifica della Sardegna centrale, Ambrogio Guiso -. Stiamo lavorando per monitorare la diga e abbiamo interdetto tutte le strade che portano alle abitazioni a rischio dei due paese. Gli sfollati sono nelle strutture messe a disposizione dai Comuni. Agiremo con la massima cura: le persone potranno tornare a casa solo ad emergenza finita”.
Solinas: “Troppa burocrazia, ritardi nella sicurezza”
Arrivato a Bitti, il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas ha detto: “Troppa burocrazia ha impedito di mettere in sicurezza i territori nonostante lo stanziamento di risorse nel 2013, dopo il ciclone Cleopatra. Chiederò d’ora in poi una corsia preferenziale per queste opere, diversamente pagheremo sempre tributi pesanti durante questi eventi. Abbiamo sorvolato la zona e ho visto una situazione disastrosa, C’è però una macchina della Protezine civile che sta lavorando bene e voglio ringraziarli tutti”.