Carlo Nordio, ministro della Giustizia, è indagato per il reato di omissione di ufficio da parte del Tribunale dei Ministri di Roma nell’ambito del caso che ha portato alla liberazione e al rimpatrio di Osama Almasri. Il ministro della Giustizia nel mirino delle opposizioni, richiesto il carteggio sul generale libico. Lo riporta Today.
Caso Almasri, Nordio indagato per omissione d’ufficio
Il Tribunale dei ministri di Roma ha avviato un’indagine su Carlo Nordio, ministro della Giustizia, nell’ambito del caso che ha portato alla liberazione e al rimpatrio con volo di Stato del generale libico Osama Almasri. L’inchiesta parte da una presunta omissione d’ufficio, ipotizzata dal procuratore di Roma Francesco Lo Voi, in seguito a un esposto presentato dall’avvocato Luigi Li Gotti.
Le accuse e l’indagine in corso
Nordio è accusato di omissione d’ufficio per il mancato intervento sul caso Almasri, arrestato dalla polizia su mandato della Corte penale internazionale (CPI). Il Tribunale dei ministri ha chiesto alla Direzione degli affari internazionali del Ministero della Giustizia l’esibizione di tutta la documentazione relativa alla vicenda. Oltre a Nordio, la denuncia presentata da Li Gotti riguarda anche:
- Giorgia Meloni, presidente del Consiglio
- Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno
- Alfredo Mantovano, sottosegretario alla presidenza del Consiglio
La reazione del governo e il confronto con la CPI
Nordio e Piantedosi avevano già riferito sul caso in Parlamento con un’informativa la scorsa settimana, mentre il governo è ora impegnato a trovare un dialogo con la Corte penale internazionale.
L’obiettivo dell’interlocuzione con la CPI è quello di individuare procedure che possano prevenire il ripetersi di episodi simili in futuro, garantendo una maggiore chiarezza sulla gestione delle richieste di arresto internazionale.